Bilancio 2026 in Italia: conti pubblici sotto controllo e nodi irrisolti
Un anno di rendiconto politico e finanziario tra crescita contenuta, sostenibilità delle spese e misure a favore delle famiglieNel 2025 la politica economica e finanziaria italiana si è trovata a dover affrontare importanti sfide. Innanzitutto il governo e la maggioranza parlamentare hanno cercato di tracciare un profilo di sostenibilità dei conti pubblici, introducendo nella Legge di Bilancio 2026 le misure concrete per famiglie, imprese e lavoratori. Sul fronte dei conti pubblici, i mercati e le istituzioni europee hanno conferito un giudizio positivo alla politica economica italiana, favorendo un progressivo consolidamento dell’economia grazie a un percorso di riduzione del deficit.
Secondo l’ultimo Documento di Programmazione Economico-Finanziaria, si calcola come il rapporto deficit/Pil dovrebbe scendere sotto la soglia del 3 %, con ulteriori riduzioni attese fino al 2,3 % entro il 2028. Parallelamente, il rapporto debito/Pil, pur rimanendo elevato – circa il 136,2 % nel 2025 – è stimato in leggera discesa nei prossimi anni, con particolari segnali di controllo dei grandi aggregati macroeconomici pur restando sempre vincolato da dinamiche globali e domestiche di crescita modesta.
La Legge di Bilancio 2026, che al Senato ha ottenuto il via libera con fiducia e ora prosegue il suo iter parlamentare alla Camera, è un provvedimento da circa 22 miliardi di euro che riflette un equilibrio politico difficile tra esigenze di stabilità finanziaria, misure di sostegno e pressioni interne alla maggioranza. Tra le misure più significative, il taglio della seconda aliquota Irpef dal 35 % al 33 % per i redditi fino a 50 mila euro è pensato per dare un sollievo fiscale al ceto medio, mentre la rottamazione delle cartelle esattoriali e la revisione dei parametri Isee cercano di alleggerire il peso fiscale e amministrativo su cittadini e famiglie. Il testo approvato in prima lettura dal Senato prevede anche interventi sul fronte della previdenza con una graduale revisione dell’età pensionabile, diverse modifiche alla previdenza complementare volte ad ampliare la copertura, le misure dedicate all’innovazione e gli investimenti delle imprese, come ad esempio i fondi per la Transizione 5.0.
Allo stesso tempo, la legge di bilancio si è rivelata anche quest'anno oggetto di critiche e tensioni politiche. Mentre alcune proposte iniziali sono state interamente scartate per evitare conflitti con il Quirinale, l’opposizione ha sottolineato che restano insufficienti gli investimenti in settori chiave come sanità, istruzione e servizi sociali. Il capogruppo regionale Rocco Invernizzi ha intanto tracciato un bilancio dell’attività politica di Fratelli d’Italia nel 2025, sottolineando gli impegni portati avanti a livello regionale e i risultati ottenuti sul territorio, auspicando inoltre ulteriori passi per rafforzare l’azione di governo nei prossimi mesi.
Nel complesso il quadro che emerge dall’analisi dei conti pubblici e dalle politiche di bilancio è quello di un’Italia che punta a consolidare la fiducia dei mercati e dell’Unione Europea, cercando al contempo di sostenere famiglie e imprese attraverso un mix di tagli fiscali mirati e incentivi, pur in un contesto di crescita economica contenuta e sfide esterne continue.
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