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    ITALIA - Monday 27 October 2025, 15:33

    Addio a Björn Andrésen, “il ragazzo più bello del mondo”

    Tadzio in “Morte a Venezia”, all’età di quindici anni l’attore svedese venne condannato a una vita in cui si sentì sempre “come un animale esotico in gabbia”
    Björn Andrésen sul set di “Morte a Venezia”
    Björn Andrésen sul set di “Morte a Venezia”

    È morto all’età di settant’anni Björn Andrésen, l’attore divenuto noto per aver interpretato Tadzio in “Morte a Venezia”, il capolavoro di Luchino Visconti tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Mann. Ad annunciarlo al quotidiano svedese “Dagens Nyheter” Kristian Petri, co-regista del documentario del 2021 dedicato proprio all’interprete svedese. Le cause del decesso non sono state rivelate.

    Nato il 26 gennaio 1955 a Stoccolma, Andrésen si è ritrovato catapultato in una realtà più grande di lui prima ancora di raggiungere la maggiore età, rimanendo bloccato in una sorte di maledizione cinematografica, che lo ha poi accompagnato nel corso di tutta la sua vita.

    Visconti scorse il ragazzino dall’incarnato bianco angelico nella prima pellicola di Roy Andersson, “Una storia d’amore svedese” (1970), quando decise di renderlo parte del cast del film “Morte a Venezia” (1971), lungometraggio che fece vincere il “Premio speciale del venticinquesimo anniversario” al 24° Festival di Cannese. Alla première del film, il regista lo definì “il ragazzo più bello del mondo”, un soprannome che accompagnò Björn per tutta la vita, condannandolo - in base alle dichiarazioni dell’attore svedese rilasciate al Guardian nel 2003 - a sentirsi “come un animale esotico in gabbia”. Facendo riferimento allo storico cinematografico Lawrence J. Quirk, egli fu uno dei tanti altri che commentarono l’aspetto del ragazzo, affermando come alcune sue immagini “potevano essere prese dalla pellicola e appese nelle sale del Louvre o del Vaticano”.

    Con il tour di presentazione internazionale a partire dal Giappone, la fama e la bellezza di Andrésen quindicenne vennero amplificate. Il giovane continuò e affermò la sua carriera interpretando così tantissimi ruoli anche in film per la tv svedese.

    Nonostante un curriculum di un certo rilievo, la vita di Andrésen fu segnata da eccessi e depressioni. Un disagio iniziato sempre all’epoca dell’uscita del film di Visconti negli Stati Uniti, quando girarono voci secondo le quali Andrésen fosse omosessuale, visto il personaggio da lui interpretato. Lo svedese già all’epoca si vide costretto a negare queste dicerie.

    In giovane età, Andrésen riuscì a ottenere anche un forte successo in Giappone come cantante, tanto da attirare l’attenzione e la curiosità dell’autrice Riyoko Ikeda, che si ispirò al suo volto per creare il personaggio di Lady Oscar.

    Björn Andrésen lottò per tutta la sua vita per fare dimenticare la sua immagine di “bel ragazzo”, evitando ruoli che riteneva si sarebbero basati solo sul suo bell'aspetto, arrabbiandosi pure con la scrittrice femminista Germaine Greer, quando usò una sua fotografia per la copertina del libro “Il ragazzo” (2003), senza chiedere il suo permesso.

    In un’intervista a Quinlan.it, Andrésen ricordò un episodio capitato dopo un suo concerto da ragazzo: “Una volta stavo eseguendo un brano di Liszt, il primo movimento di un concerto. Suonavo velocemente e, quando finii, feci una pausa e mi si avvicinò una signora che mi disse: ‘Ma allora sai fare qualcosa. Hai delle abilità’”.

    c.s.
    luogo Italia
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    Tag:
    cinema - Televisione - spettacolo - Attore - Björn Andrésen - Morte a Venezia - Luchino Visconti
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