Vincenzo Grassi a Ginevra: “Continuiamo a combattere contro la violenza di genere”
Il rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite: “È necessario lavorare insieme per rimuovere gli ostacoli che ancora oggi impediscono alle donne di godere appieno dei loro diritti”A Ginevra si è tenuta in questi giorni la 59° sessione del Consiglio dei Diritti Umani, durante la quale è intervenuto il rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali, ambasciatore Vincenzo Grassi. Tematica al centro di due eventi organizzati è stata la violenza contro donne e ragazze.
Dialogando con la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le ragazze Reem Alsalem, Grassi ha affermato: “Ancora oggi, la diffusione su scala mondiale della violenza, soprattutto a sfondo sessuale, contro donne e ragazze è molto preoccupante. L’Italia rimane ferma nel suo impegno a garantirne la sicurezza ovunque, anche nel contesto dei conflitti armati, e promuove attivamente campagne internazionali contro pratiche aberranti quali la mutilazione genitale femminile e i matrimoni infantili, precoci e forzati. Abusi fisici e psicologici contro donne e ragazze a tutti i livelli sociali sono ancora molto diffusi; per questo è necessaria un’azione concertata più efficace per prevenire la violenza in tutte le sue forme”.
In questo quadro, l’Italia esprime “profonda preoccupazione per le nuove forme di violenza emergenti evidenziate nell’ultimo rapporto della relatrice speciale, tra cui la violenza agevolata dalle nuove tecnologie con riferimento soprattutto ai casi non riconosciuti e denunciati”. L’ambasciatore, in seguito, ha lanciato un appello per invitare i presenti a “lavorare insieme per rimuovere gli ostacoli che ancora oggi impediscono a donne e ragazze di godere appieno dei diritti alla loro stessa esistenza”.
Vincenzo Grassi era intervenuto in precedenza evidenziando la gravità del problema, molto persistente in Afghanistan: “Siamo inorriditi dal continuo deterioramento della situazione dei diritti umani nel paese asiatico, in particolare, dalla sistematica ed istituzionalizzata oppressione di donne e ragazze, oggetto di inaccettabili restrizioni di diritti e libertà, tra cui lo smantellamento delle protezioni legali, l’esclusione dalla vita pubblica e l’imposizione di pratiche discriminatorie, che possono configurare una persecuzione di genere ed un crimine contro l’umanità”.
Per la questione italiana il rappresentante ha ribadito come la lotta contro ogni forma di discriminazione sia una priorità, sottolineando: “Una delle sfide più urgenti da affrontare è il diverso impatto dei lavori di cura e assistenza, il cui onere grava in misura sproporzionata su donne e ragazze, spesso non consentendo loro di perseguire un’adeguata crescita personale e professionale. Promuovere un’equa distribuzione tra donne e uomini del lavoro assistenziale all’interno della famiglia e del nucleo familiare è un passo fondamentale verso la parità di genere”.
Grassi ha concluso il suo intervento ribadendo l’importanza della “rimozione degli stereotipi e delle barriere culturali che impediscono l’accesso di donne e ragazze a tutti i campi di studio e di lavoro, compresi scienza, tecnologia e finanza, nonché il sostegno all’imprenditoria femminile e alle posizioni di leadership nei processi decisionali”.

diritti - violenza - donne - Nazioni unite - Vincenzo Grassi