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ITALIA - Thursday 23 October 2025, 16:10

Treni notturni in Europa: il piano di una mobilità sostenibile sembra solo più un’illusione

Nonostante l’interesse crescente per viaggi più green, i servizi notturni ferroviari affrontano un declino tra costi insostenibili e investimenti insufficienti
Treni notturni in Europa: il piano di una mobilità sostenibile sembra solo più un’illusione

È da anni che il ritorno dei treni notturni sembra entusiasmare tutti i cittadini europei, compresi quelli italiani. Basti pensare come nel 2014 è nato il movimento Back on track a seguito dell’annuncio dell’interruzione dei collegamenti notturni da parte della compagnia ferroviaria tedesca Deutsche Bahn; al giorno d’oggi questa iniziativa si è trasformata in un’associazione no profit, con base a Bruxelles ma estesa un po’ in tutto il continente, che raccoglie viaggiatori, ambientalisti e appassionati di mobilità. Nonostante ciò, negli ultimi mesi è emersa con chiarezza una tendenza preoccupante per la mobilità europea che vede il numero di linee attive diminuire sempre di più assieme alla qualità della stessa offerta. Le ragioni che stanno portando a questi cambiamenti sono molteplici e intrecciano economia, regolamentazione, infrastrutture e politiche pubbliche.

Diverse linee che collegano le capitali europee sono state cancellate a causa delle perdite in termini economici, nonostante rimangano molto utilizzate. La differenza che veniva per lo più coperta grazie a sussidi pubblici, attualmente non è più sostenibile a seguito del passo indietro di diversi governi, che non sono più disposti a occuparsi da soli di queste spese.

D’altra parte, nemmeno le aziende riescono a mettere di tasca propria tutti i finanziamenti necessari per fare in modo che il servizio non vada in perdita. Tra le tratte notturne che verranno cancellate, Parigi-Vienna e Parigi-Berlino non saranno più attive dal prossimo 14 dicembre, seguite da Berlino-bruxelles, Fiume-Stoccarda e da una parziale riduzione della linea Stoccarda-Berlino.

Tra i principali fattori che stanno mettendo in difficoltà i treni notturni ci sono gli elevati costi di esercizio, come quelli per il personale extra implicato, i già citati sussidi pubblici in diminuzione, le infrastrutture poco favorevoli, e la concorrenza dagli aerei low-cost che spesso per i voli brevi rimangono più economici e veloci, vanificando il vantaggio ambientale dei treni.

Tutte queste cancellazioni contrastano con la narrativa di un “rinascimento” del servizio notturno. Questa crisi si conferma allora, ancora una volta, come un segnale che fa luce su un’intera modalità di trasporto che, nonostante sia potenzialmente molto green e strategica, è in bilico a causa di costi elevati, regolamentazioni fragili e mancanza di sostegno politico.

Monica Martini
luogo Italia
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Tag:
europa - Treni - trasporti - Mobilità - Notte - Infrastrutture - investimenti - viaggi
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