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ITALIA - Tuesday 30 September 2025, 10:53

“La povertà energetica in Italia dipende dai salari inadeguati”

L’EEA evidenzia come l’Europa dovrà far fronte a seri rischi per la stabilità economica, la sicurezza e gli standard di vita se il deterioramento ambientale continua
“La povertà energetica in Italia dipende dai salari inadeguati”

Nonostante la riduzione delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico, secondo il nuovo rapporto pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) lo stato complessivo dell’ambiente rimane sotto pressione, soprattutto per quanto riguarda il degrado della natura, lo sfruttamento eccessivo, la perdita di biodiversità e la continua accelerazione dei cambiamenti climatici.

Il Rapporto sull’ambiente in Europa nel 2025, basato sulla raccolta di dati provenienti da 38 Paesi, è stato redatto in collaborazione con la Rete europea di informazione e osservazione ambientale (Eionet). Le prospettive proposte dell’analisi sottolineano i gravi rischi possibili in ambito economico, della sicurezza e della qualità della vita nel continente europeo. 

Tra i problemi elencati spunta con prepotenza anche quello dei salari, fermi ormai da troppo tempo. In particolare, per l’Italia uno dei motivi principali della povertà energetica, di cui un grande numero di famiglie soffre, è la politica delle buste paga. Il Rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) rivela: “L’Italia sta vivendo un crescente divario economico tra le generazioni. Più una persona è giovane, più è probabile che si trovi in difficoltà; questo è il risultato di una stagnazione salariale trentennale”.

Le sfide ambientali sembrano così viaggiare di pari passo con quelle sociali ed economiche, in quanto - come ricorda EEA - se i salari non sono adeguati al costo della vita, aumenteranno le problematicità nell’affrontare il pagamento delle bollette, incluse quelle per i riscaldamenti. All’interno del capitolo relativo al nostro Paese viene indicato come la povertà energetica - definita come difficoltà nell’acquistare il paniere minimo di beni e servizi energetici - colpisce il 7,7% delle famiglie e il 9,5% se si considerano le famiglie non in grado di riscaldare adeguatamente la propria casa.

L’analisi precisa che “le riforme strutturali e gli investimenti, come ad esempio il piano nazionale per la ripresa e la resilienza dell’Italia, promuovono la prosperità e la competitività sostenibili, la digitalizzazione e l’innovazione”. Ora la strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, che incorpora l’Agenda 2030 e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile per l’Italia, deve allinearsi al contempo agli obiettivi del piano nazionale per la ripresa e la resilienza.

Monica Martini
luogo Italia
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Tag:
europa - ambiente - povertà - Energia - EEA
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