La didattica finlandese arriva in Italia: benessere, autonomia ed esperienza al centro dell’apprendimento

La didattica finlandese si distingue per il suo approccio promotore di autonomia, collaborazione e benessere tra gli studenti, concentrato sull’apprendimento esperienziale e sul movimento. Le caratteristiche principali includono lezioni più brevi alternate a pause, spazi di apprendimento flessibili e non competitivi, anche all’interno di ambienti stimolanti o all’aperto, la possibilità di scegliere percorsi personalizzati, la valutazione formativa con feedback e indicazioni volte a migliorare e sviluppare le competenze individuali.

Ora il Modello organizzativo finlandese (Mof) verrà adottato per la prima volta in Italia a Milano dalla scuola pubblica “Simona Giorgi”; a seguito dei risultati incoraggianti portati dalle sperimentazioni che sono state effettuate negli scorsi anni da un centinaio di istituti in tutto il Paese. Tale progetto educativo rivoluzionerà il metodo di apprendimento di norma adottato dagli istituti, che si focalizza sull’integrazione dei metodi tradizionali, con lezioni frontali, e nuove forme di approccio, dallo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche a strategie attive, approcci induttivi e l’uso di strumenti multimediali.

L’obiettivo con il Mof sarà quello di far nascere curiosità, dinamicità e indipendenza nei più piccoli, preparandoli al confronto internazionale e insegnando loro a sviluppare un pensiero critico autonomo, strutturato. Innanzitutto sarà necessario offrire un ambiente ideale che mette a disposizione degli alunni tutti i materiali di cui hanno bisogno per far nascere in loro il desiderio di conoscere il mondo e favorire la loro volontà verso lo studio. Tutto ciò sarà possibile attraverso biblioteche, laboratori condivisi, mostre d’arte, aree comuni per socializzare, luoghi confortevoli distinti da poltrone, divani, grandi finestre che incoraggiano il movimento, spazi pubblici dove poter incontrare il resto della società, favorendo il dialogo con il territorio e l’integrazione tra giovani e anziani.

La didattica si incentrerà poi proprio sull’esperienza pratica, intesa come necessaria per completare un qualsiasi processo educativo. Il benessere dello studente dipenderà invece in gran parte dagli insegnanti altamente qualificati, che con un minor numero di lezioni frontali, potranno proporre diverse attività stimolanti, come lavori di gruppo, laboratori, attività all'aperto, anche interdisciplinari, e qualche mirata attività a casa. La tecnologia verrà struttura non come fine, ma come strumento, con orari ridotti, per evitare il più possibile di creare stress negli studenti più giovani. 

I cardini del metodo finlandese si confermano così l’inclusività, l’autonomia e la cooperazione.

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