La pirateria è il nuovo alibi del calcio italiano
Dalla frase “l’arbitro è la scusa del perdente” alla dichiarazione “non ci sono talenti a causa dello streaming illegale” il passo è breve. Il vero flop si chiama “Sistema Italia”"Se in Italia mancano i talenti, la colpa è anche della pirateria”. Così l’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, durante gli Stati Generali della lotta alla pirateria “Tra legalità, sicurezza e intelligenza artificiale. Industrie dei contenuti, consumi culturali e comportamenti illeciti”. Una dichiarazione che suona come una nota stonata all’interno di un pentagramma già mal strutturato di suo.
In un (non) sistema calcistico che da anni fatica a sfornare giocatori di livello — e quei pochi sono all’estero, vero Donnarumma e Tonali? — puntare il dito contro l’uso di dispositivi illegali sembra un banale tentativo di distogliere l’attenzione da problemi ben più gravi e strutturali.
La mancanza di fiducia nei giovani, l’assenza di una visione più ampia e una certa reticenza verso progetti come quello delle seconde squadre (questione culturale, spesso sacrificata in nome di “piazze” sì storiche, ma che spesso falliscono o non si iscrivono ai campionati), un modello che non fornisce strumenti adeguati per coltivare il talento, e la scarsa trasparenza su vicende come il caso Sampdoria-Brescia: questi sono i veri motivi per cui la Nazionale arranca, e con essa si perde credibilità in tutto il movimento.
Sì, la pirateria è un problema dannoso per il calcio, ma in misura minore rispetto a quanto si vorrebbe far credere. No, signor Luigi De Siervo, non è questo il motivo per cui l’Italia del nuovo C.T. Gennaro Gattuso, subentrato al posto dello scaricato Luciano Spalletti (qualcuno si ricorda un commissario tecnico che aveva annunciato da sé il proprio esonero, anziché aspettare una comunicazione ufficiale della FIGC?), rischia di non andare al Mondiale 2026 per la terza volta consecutiva.
I problemi sono radicati e profondi. Toccano temi culturali, umani e tecnici. Ma, in linea con un Paese che vuole tutto e subito, affrontare una riforma vera diventa utopistico. E la conseguenza più diretta resta la solita: la polvere sotto il tappeto. Con buona pace di un movimento che, per tanti anni, è stato capace di regalare immense gioie.
Piero Coletta

Serie A - Italia - pirateria
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