Primo morto per overdose di nitazeni: un nuovo pericolo arriva in Italia
Era il 10 settembre 2024 quanto è stato ritrovato il corpo della vittima di Brunico. Ora, dopo più di un anno, con l’arresto del presunto spacciatore, sono state rese pubbliche le indaginiCon l’arresto di un altoatesino di trent’anni da parte dei carabinieri di Brunico, è scattato l’allarme delle nuove e pericolosissime droghe sintetiche che si stanno facendo sempre più spazio in Italia: i nitazeni.
A dire la verità, il primo decesso accertato nel nostro Paese è stato registrato già da oltre un anno, ma la notizia è trapelata solo adesso dalla Procura di Bolzano, dopo che sono state portate a conclusione le lunghe indagini che hanno permesso di arrestare il presunto spacciatore, che avrebbe procurato la dose letale alla vittima, dopo averla acquistata sul dark web.
“In un primo momento - ha affermato il procuratore Axel Bisignano - non si sospettava una morte per overdose, a causa dell’assenza di siringhe, sigarette o altre tracce di stupefacenti. Per questo motivo si supponeva un decesso per cause naturali, per arresto cardiocircolatorio”. La vittima, un ventottenne di Brunico, è stata trovata morta il 10 settembre 2024 all’interno di un’azienda. Dopo averla trovata, sono stati i Ris di Roma ad aver effettuato gli accertamenti sulla salma, trovando nel sangue l’oppioide sintetico chiamato “n-pirrolidin protonizapene”, o protonitazepina, presente anche all’interno del frammento di carta stagnola posizionato di fianco al cadavere. Da queste analisi è nata l’ipotesi che prima del decesso fosse avvenuta un’assunzione di poche quantità della sostanza, una pista che non è stata mai esclusa visto la particolarità di questo stupefacente che può causare una overdose a basse concentrazioni e anche dopo una sola dose.
Ora l’uomo identificato e arrestato nei giorni scorsi è accusato di essere colui che ha ceduto la sostanza che ha ucciso il giovane e di essere il responsabile di un ampio traffico di oppioidi sintetici, importati clandestinamente da varie nazioni europee. Infatti le forze dell’ordine hanno sequestrato diversi plichi contenenti oppioidi sintetici, che sono risultati acquistati online con criptovalute e spediti da Grecia, Polonia, Gran Bretagna, fra i quali figurano proprio il Nitazene e il Fentanyl. Va precisato come il principale canale utilizzato per il commercio dei nuovi oppioidi sintetici sia proprio il web, sul quale non è difficile reperirne soprattutto per vie internazionali.
Ora, per evitare che questo caso si moltiplichi, è importante aumentare i controlli e potenziare il monitoraggio intensivo di natazeni, perché non si può trascurare il potenziale impatto negativo che tale sostanza può avere sulla salute pubblica.

droga - spaccio - Indagini - Bolzano - Brunico - overdose - Nitazeni