Rincari sui prezzi, in arrivo una stangata da 645 euro a famiglia per il prossimo autunno

In arrivo una nuova stangata per le famiglie; il prossimo autunno porterà un duro colpo nelle tasche dei consumatori. Secondo le statistiche, con l’inflazione al 2,1% ci sarà una spesa annua di + 645 euro per ogni nucleo familiare. 

 

L’allerta del Codacons dopo l’analisi dei dati Istat, parla chiaro e mette in luce che, solo per i trasporti, ci sarà un aumento decisamente sostanzioso che per due figli arriva fino a +286 euro annui. Un rincaro importante, soprattutto a fronte del periodo storico complicato che stiamo vivendo che, per molti, è corrisposto a una perdita del posto di lavoro o alla cassa integrazione forzata.

 

Già da agosto la situazione mostrava un quadro fatto di rincari e aumenti e per questo la denuncia del Codacons era già arrivata nelle prime settimane del mese passato; l’ulteriore aumento corrispondente a quello dell’inflazione era prevedibile ed è appena stato confermato. La preoccupazione dell’associazione dei consumatori e tangibile e avvertono gli esperti che la situazione dei prossimi mesi potrebbe portare a ulteriori aumenti soprattutto per quanto riguarda le tariffe dei carburanti e dell’energia.

A gravare sulle tasche dei consumatori italiani, oltre ai beni energetici come benzina e affini, ci sono anche gli aumenti del settore vacanze tra il costo dei viaggi, degli hotel, degli stabilimenti balneari, i trasporti e quant’altro.  Sempre secondo il Codacons, le vacanze 2021 saranno ricordate come quelle più salate di sempre con un aumento vertiginoso dei prezzi che è arrivato fino all’11% in più rispetto allo scorso anno.

 

Anche qui tutti segni evidenti che portano alle stangate previste per il prossimo autunno che, ricordiamo, porteranno mediamente a una spesa di oltre 600 euro in più a famiglia. L’ultimo sprazzo d’estate e l’ultimo periodo del terzo trimestre del 2021, quindi, apre all’arrivo della stangata autunnale e all’ultimo trimestre dell’anno che, continuando su questa strada, potrebbe portare a ulteriori rincari che graverebbero anche sugli acquisti di Natale tra regali, pranzi e il tipico cenone della Vigilia.