Pasolini tra cinema e pittura: una mostra a Parma per celebrare i suoi 100 anni
"Fotogrammi di pittura" sarà allestita dalla Fondazione Magnani-Rocca nella Villa di Mamiano di Traversetolo: quando inaugura e cosa vedranno gli spettatori
Una mostra a Parma per celebrare Pier Paolo Pasolini a pochi mesi dai 100 anni dalla sua nascita. Si intitola "Fotogrammi di pittura" l'esposizione in programma dall'11 settembre al 12 dicembre che sarà allestita dalla Fondazione Magnani-Rocca nella location della Villa di Mamiano di Traversetolo (Parma). L'intento degli organizzatori è raccontare al pubblico il poeta-regista e il suo modo di dialogare con le diverse arti: da quelle figurative, passando per la letteratura fino al cinema su cui ci sarà un focus speciale. Si vuole raccontare in particolare di quelle "corrispondenze" su cui Pasolini concentrò la sua attività intellettuale. La stessa passione apparteneva a Luigi Magnani, fondatore della Magnani-Rocca. Nell'esposizione sarà dato rilievo ai riferimenti artistici ed estetici della filmografia pasoliniana.
Cosa vedranno gli spettatori alla Mostra
A Villa di Mamiano di Traversetolo saranno in mostra i prestigiosi costumi realizzati per i film dell'artista bolognese prestati dallo Csac di Parma, e indossati da muse come Silvana Mangano e Anna Magnani. Si potranno ammirare le locandine originali dei lungometraggi, per l'epoca considerati scandalosi e spesso vietati ai minori di 18 anni. E poi le rare foto d'epoca con le scene tratte dai film: da Mamma Roma, film del 1962 interpretato da Anna Magnani, La ricotta, Il Vangelo secondo Matteo, Teorema, e ancora il Decameron e Le 120 giornate di Sodoma.
La pittura nell'opera di Pasolini
Pier Paolo Pasolini fu anche pittore nel corso della sua vita, e infatti "Fotogrammi di pittura" trae origine dal fatto che l'artista si riferiva sempre ai modelli pittorici nel suo modo di fare cinema. Le sue inquadrature, infatti, il più delle volte vengono costruite come scene dipinte. Questo aspetto è ben visibile nel suo primo film Accattone (1961) tratto dal romanzo "Ragazzi di vita" dove emerge il pensiero del critico d'arte Roberto Longhi, di cui Pasolini fu allievo all'Università di Bologna. Sono note le sue lezioni sul Caravaggio, sul Romanico e su Masaccio.
Redazione
Italia 
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