L’Italia si conferma la grande protagonista europea della meeting industry globale
La nuova classifica Icca 2024 ha stimato che circa 850 mila viaggiatori stranieri sono arrivati ad assistere a fiere, eventi e congressiTra eventi, fiere, meeting e congressi nel corso dello scorso anno l’Italia ha visto varcare i propri confini da circa 850mila viaggiatori che sono rimasti nel Paese in media per 3.2 giorni per complessivi 2.75 milioni pernottamenti. Questi dati sono stati tratti dalla nuova classifica Icca 2024 (International Congress and Convention Association) che ha decretato che lo Stato italiano ha ospitato nel corso del 2024 635 congressi internazionali, registrando la crescita più significativa tra i principali competitor europei. L’Italia quindi si posiziona seconda solo agli Stati Uniti, che guidano la classifica con 709 congressi.
Il Bel Paese ha attraversato “un’annata record”, secondo il bilancio del comparto dell’Enit: 340mila viaggiatori stranieri hanno partecipato a congressi organizzati nella penisola (aumentati del +22,7%), mentre quelli arrivati per visitare fiere sono stati 500mila, registrando una crescita del 18,3% rispetto al 2023. La classifica Icca può essere definita come il principale indicatore a livello globale del turismo contemporaneo congressuale, che si basa sull’analisi dei congressi internazionali che si svolgono periodicamente e ruotano tra un minimo di tre Paesi; tiene conto, in poche parole, delle iniziative di rilevanza internazionale che simboleggiano la capacità di un territorio di essere attivo, attrattivo e integrato all’interno della rete globale che unisce i singoli Stati gli uni con gli altri.
Il segmento Mice (Meetings, incentives, conferences, exhibitions) rappresenta una delle componenti più dinamiche dell’industria dell’ospitalità. Ivana Jelinic, ad di Enit, ha commentato: “Quello del MICE è un segmento strategico per il nostro Paese. Siamo soddisfatti della crescita registrata, sintomo che l’Italia sa rispondere a diverse tipologie di richieste turistiche. Fiere e congressi portano con sé un indotto significativo, una spesa turistica pari a 800 milioni di euro e più di 800 mila viaggiatori stranieri in arrivo. Un contributo fondamentale per l’intero sistema Paese, con una forte ricaduta economica, senza dimenticare l’effetto del turismo di ritorno”
A livello mondiale il continente europeo rappresenta al giorno d’oggi il 56% dei contenuti congressuali. Roma si posiziona nella top 10 mondiale, piazzandosi al novo posto con ben 114 congressi internazionali, mentre Milano è passata da ventinovesimo al quattordicesimo posto grazie ai 100 congressi organizzati nei suoi spazi, distinguendosi anche per essere la terza città al mondo per numero medio di partecipanti per congresso. Bologna, Napoli, Firenze e Torino rientrano anch’esse nella top 100 globale.
“L’Italia si conferma leader europeo e seconda destinazione al mondo nel turismo congressuale, stando al rapporto Icca 2024, avvicinandosi al primato degli Stati Uniti e distanziando ulteriormente la Spagna. Un risultato straordinario che premia il lavoro di squadra tra istituzioni e operatori del settore, rafforzando la nostra attrattività internazionale. Un ennesimo record con cui il turismo continua a ribadire il suo ruolo di risorsa indispensabile per la nazione” ha affermato la ministra del Turismo Daniela Santanchè. La presidente di Convention Bureau Italia Carlotta Ferrari ha dichiarato: “I numeri parlano chiaro: l'Italia è non solo competitiva, ma in forte accelerazione. Cresciamo più dei nostri competitor europei e ci confermiamo in una posizione di leadership globale. Roma e Milano fanno un salto importante, ma è tutto il sistema che dimostra maturità, capacità di adattamento e visione. L'Italia è presente nei grandi flussi congressuali internazionali e riesce a distinguersi non solo per quantità, ma per la qualità e l'impatto dei contenuti”.
Tra i principali mercati di provenienza verso il nostro Paese la Germania si trova nuovamente al primo posto sia per numero di viaggiatori sia per pernottamenti con una quota parte del 13% sul totale. Seguono la Francia (10,3% viaggiatori; 6,7% notti), il Regno Unito (7,9% viaggiatori; 8,2% notti), la Spagna (7,7% viaggiatori; 7,2% notti) e gli Stati Uniti (5,7% viaggiatori; 8% notti). Nelle prime posizioni della classifica degli introiti al primo posto ci sono gli Usa (14,5% sul totale), seguiti dalla Germania, Francia, Regno Unito, Giappone e Spagna.
Monica Martini

Italia - fiere - Congressi - Icca - Mice
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