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    ITALIA - Wednesday 10 December 2025, 12:11

    Cresce la povertà sanitaria: oltre mezzo milione di italiani costretti a rinunciare alle cure

    Un’emergenza crescente che colpisce tutte quelle famiglie che si trovano in difficoltà a pagare di tasca propria la spesa farmaceutica non coperta dal Ssn
    Cresce la povertà sanitaria: oltre mezzo milione di italiani costretti a rinunciare alle cure

    Nel 2025 l’Italia si è ritrovata ad affrontare una crisi sanitaria silenziosa ma diffusa. Secondo il 12° Rapporto Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci realizzato da OPSan – Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (organo di ricerca di Banco Farmaceutico), 501.922 persone (pari a circa 8,5 ogni 1.000 residenti) si sono ritrovate in condizioni di povertà sanitaria e hanno dovuto rivolgersi a una delle 2.034 strutture assistenziali convenzionate per ottenere gratuitamente farmaci e cure che non avrebbero potuto permettersi.

    Rispetto al 2024, quando le persone assistite erano 463.176, è stato registrato un aumento dell’8,4%, a testimonianza di un problema in costante aggravamento. Tra le persone in condizioni di povertà sanitaria il campione assistito si compone per il 51,6% da uomini e per il 58% si tratta di persone in età adulta (18-64 anni). Particolarmente drammatico è il dato sui minori, che attesta come 145.557 bambini e ragazzi (il 29% del totale) rientrano tra coloro che hanno chiesto aiuto, una quota superiore a quella degli anziani (21,8%, pari a 109.419 persone). Dal punto di vista clinico, i casi acuti (56%) superano quelli cronici (44%).

    Questi numeri sfatano un altro stereotipo spesso citato: la povertà sanitaria non riguarda solo anziani o persone con gravi patologie croniche, ma colpisce profondamente famiglie, lavoratori e bambini, molti dei quali completamente dipendenti da altri per cure e farmaci.

    Tale crisi non riguarda solo chi rinuncia alle cure, ma sotto tanti punti di vista anche chi prova a mantenerle. L’anno scorso la spesa farmaceutica complessiva sostenuta dalle famiglie italiane ha raggiunto 23,81 miliardi di euro, in aumento di 171 milioni rispetto al 2023; di questi, 10,16 miliardi (42,7%) sono stati pagati interamente a carico delle famiglie, senza copertura da parte del servizio sanitario pubblico.

    Tra il 2018 e il 2024 la quota di spesa privata è salita di 1,78 miliardi di euro (+21,26%). Si tratta di una crescente pressione economica che pesa in particolare sulle fasce più fragili, rendendo il diritto alla salute — che per legge è garantito — un privilegio sempre più difficile da esercitare. Di fatto nel 2024 quasi una persona su dieci ha infatti rinunciato a visite o esami specialistici. Le motivazioni che si celano dietro a questa scelta dipendono dal 6,8% per le liste d’attesa lunghe e dal 5,3% per ragioni economiche (pari a circa 3,1 milioni di persone), in aumento rispetto all’anno precedente.

    A livello regionale, la situazione appare spesso ancora più critica in alcune parti d’Italia. Nella Lombardia quest’anno, con la rete più ampia di strutture convenzionate con Banco Farmaceutico (circa 450 enti), si contano 108.667 persone beneficiarie di aiuti assistenziali, con un incremento del 12,3% rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno svela una realtà drammatica, che vede come la fragilità sociale e la perdita di reddito in un contesto economico di stagnazione o precarietà spingono troppe famiglie a dover decidere tra la tutela della salute e le spese essenziali quotidiane.

    Le cause del rigurgito della povertà sanitaria le si ripossono trovare nell’aumento dei costi a carico dei cittadini per i farmaci da banco, ticket e le cure non totalmente coperte dal servizio sanitario, nella riduzione del potere di acquisto delle famiglie, stagnazione dei redditi e precarietà lavorativa, nelle liste d’attesa lunghe e nelle disuguaglianze territoriali nell’accesso ai servizi sanitari di base.

    Monica Martini
    luogo Italia
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    Tag:
    sanità - Famiglie - Spese - minori - Farmaci - Cure - SSN - Povertà sanitaria
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