Controlli stradali digitali: dal 1° giugno verifiche col CED

A partire dal 1° giugno, i controlli stradali in Italia subiranno una trasformazione significativa con l’introduzione del CED (Centro Elaborazione Dati). Questo sistema digitale, gestito dal Ministero dell’Interno, permetterà alle forze dell’ordine di accedere in tempo reale a una vasta banca dati contenente tutte le informazioni essenziali sulle autovetture e sui conducenti, mettendo apparentemente così in secondo piano la tradizionale accoppiata patente e libretto.

 

Il CED consente agli agenti di inserire il numero di targa di un veicolo per ottenere immediatamente i dati relativi alla validità della patente, la copertura assicurativa, i possibili fermi amministrativi o eventuali irregolarità. Questo approccio mira a rendere i controlli più efficienti e a ridurre le possibilità ai trasgressori di eludere le verifiche.

 

Sebbene si tratti di una svolta tecnologica che permetterà controlli rapidi e completi durante le fermate su strada, i documenti tradizionali come patente e libretto di circolazione potranno comunque essere richiesti e quindi devono essere presenti in auto; la mancata esibizione può ancora comportare sanzioni pecuniarie.

 

Con l’adozione del CED, per una revisione scaduta si può arrivare ad una multa dai 173 ai 694 euro; circolare con un veicolo già sottoposto a fermo amministrativo può costare una sanzione dai 1.984 ai 7.937. Se dimenticati patente e libretto si rischia un’ammenda che va dai 42 a 173 euro.

 

L’introduzione del CED rappresenta un passo avanti nella digitalizzazione dei controlli stradali e un sistema di controllo sempre più automatizzato, aumentando l’efficacia delle verifiche e promuovendo una maggiore responsabilità tra gli automobilisti. È fondamentale ora che tutte le condizioni del veicolo siano in regola per evitare sanzioni.

Monica Martini