Italia - La riforma del processo penale è legge: quali sono i punti cardine della norma

Il Senato ha dato il via libera con 177 voti e favore e 24 no: dalle proroghe motivate alla prescrizione, cosa cambia per la Giustizia in Italia

Redazione 23/09/2021 14:14

La riforma del processo penale è legge: il Senato con 177 sì e 24 no ha dato il via libera definitivo. A luglio il Consiglio dei ministri aveva dato il lasciapassare alla nuova normativa. La riforma firmata dalla guardasigilli, la ministra Marta Cartabia, vede diverse novità: tra queste come cambia la prescrizione, il regime speciale per alcune tipologie di reati, il patteggiamento e il monitoraggio sui tempi dei processi. L'approvazione della riforma della giustizia, insieme a quella del processo civile, rientra nel diktat imposto dall'Ue per erogare i fondi del Recovery Plan
 
I punti principali della Riforma penale
PRESCRIZIONE 
Il testo dispone che "il corso della prescrizione del reato cessa definitivamente con la pronuncia della sentenza di primo grado. Nondimeno, nel caso di annullamento che comporti la regressione del procedimento al primo grado o a una fase anteriore, la prescrizione riprende il suo corso dalla data della pronunzia definitiva di annullamento" 
 
PROROGHE MOTIVATE 
Ogni proroga al processo va motivata dal giudice tramite un'ordinanza: questa va fatta sulla base della complessità del procedimento, per questioni di diritto e per numero delle parti. Contro l'ordinanza di proroga si può presentare ricorso in Cassazione 
 
REGIME SPECIALE PER MAFIA, TERRORISMO, DROGA E VIOLENZA SESSUALE 
Il regime speciale è previsto per alcuni gravi reati quali: terrorismo, associazione di stampo mafioso, violenza sessuale e associazione criminale finalizzata al traffico di stupefacenti. Per tali reati non c'è un limite al numero di proroghe, che vanno però sempre motivate dal giudice 
 
AGGRAVANTE MAFIOSA 
La norma è stata voluta dal M5S e prevede fino a tre proroghe di un anno in appello, ovvero ammette due proroghe ulteriori oltre a quella prevista per tutti i reati 
 
Restano esclusi dalla disciplina dell'IMPROCEDIBILITÀ i reati puniti con l'ergastolo 
 
IMPROCEDIBILITÀ, A REGIME DAL 2025 
La riforma riguarda solo i reati commessi dopo la data del primo gennaio 2020 e andrà a regime nel 2025. In secondo grado, i processi possono durare fino a 2 anni di base, più una proroga di un anno mentre in Cassazione la durata è di 1 anno di base più una proroga di sei mesi 
 
PATTEGGIAMENTO 
Sul patteggiamento la novità riguarda la pena detentiva da applicare: quando supera i due anni l'accordo tra imputato e pm può essere esteso alle pene accessorie e alla loro durata 
 
OSSERVATORIO DI MONITORAGGIO SUI TEMPI DEI PROCESSI 
Il ministero della Giustizia istituirà un apposito Comitato tecnico scientifico che avrà il compito di scrivere un report annuale con i dati sullo smaltimento dell'arretrato pendente nonché i tempi di definizione dei processi. Il Comitato dovrà quindi monitorare il flusso dei tempi nelle Corti d'appello per poi riferirne al ministero che adotterà i provvedimenti necessari 
 
STALKING, ARRESTO IN FLAGRANZA PER GLI "EX" VIOLENTI SOTTO CASA 
La norma prevede l'obbligo di arresto in flagranza per quei reati di violazione dei provvedimenti di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da un ex o di allontanamento dalla casa familiare 
 
DIGITALIZZAZIONE E PROCESSO PENALE TELEMATICO, DEPOSITO ATTI E NOTIFICHE 
L'obiettivo della norma è velocizzare e snellire i processi di giustizia penale attraverso la digitalizzazione e le tecnologie informatiche. La misura prevede anche il deposito degli atti e le notifiche per via telematica, risparmiando così ulteriormente i tempi 
 

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