Italia - Stanley Tucci racconta l’Italia nella sua nuova serie tv

A seguito del successo di “Searching for Italy”, il regista italoamericano torna con una nuova esplorazione culinaria, personale e sociale in cinque regioni

Monica Martini 29/05/2025 11:32

Dieci giorni fa, il 19 maggio, è diventata disponibile su Disney+ la nuova serie “Tucci in Italy”, prodotta da National Geographic in collaborazione con SALT Productions e BBC Studios. Realizzata a vent’anni dalla nascita dell’idea di Stanley Tucci di creare una docuserie per accrescere la curiosità non solo sul Paese italiano, ma anche sui modi in cui è possibile conoscere il mondo attraverso il cibo.
 
A seguito del successo di “Searching for Italy”, vincitore di tre Emmy, Tucci torna con una nuova esplorazione culinaria, ma anche personale e sociale di cinque regioni: Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige, Abruzzo e Lazio. Profondamente legato alle sue origini italiane, figlio di due genitori di origini calabresi (i nonni paterni venivano da Marzi e Serra San Bruno, mentre la madre Joan da Cittanova), il regista continua a omaggiare la bellezza del Bel Paese e la passione che anima le sue tradizioni gastronomiche.
 
L’Italia non è solo sole, pasta e pizza, è molto più complessa. È stata influenzata da innumerevoli culture nel corso dei millenni, e queste influenze permangono ancora oggi. È bellissima, ma non volevo romanticizzarla, quello è già stato fatto fino alla nausea. Io voglio mostrarne la verità, quanti più aspetti possibili di ogni regione; alcuni di quelli raccontati nel programma sono politici, altri riguardano il territorio, il modo in cui le persone vivono la loro vita, ma tutti hanno in comune il prisma del cibo”, è con queste parole che Stanley Tucci presenta la sua nuova opera. Questa serie infatti non doveva parlare solamente di cibo, ma anche di luoghi e vita. “È per questo che volevo fare questa produzione, ma per realizzarla bisognava avere le storie giuste e le persone giuste. Per questo abbiamo avuto a disposizione un meraviglioso team di ricercatori. Gli spettatori possono aspettarsi un'esplorazione il più possibile approfondita, all'interno di un format commerciale”, le parole del attore italoamericano. Ed è così che tra Firenze e Siena, si può riscoprire il legame tra cucina, arte e storia; la colazione inaspettata, l’incontro con i cowboy della Maremma e lo sfarzoso banchetto organizzato all’aperto durante il Palio, ogni momento celebra la tradizione gastronomica toscana con calore e autenticità.

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