Nel panorama sanitario italiano emerge una fotografia del mondo sanitario che coniuga un forte richiamo alla tradizione, incarnata dal medico di base, con una sempre maggiore apertura verso canali digitali e strumenti di intelligenza artificiale. Da un lato, l’ultima indagine dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, il progetto nato nel 2023 dalla collaborazione tra il Gruppo Credem e Almed (Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), rivela che l’81% degli italiani dichiara di informarsi attivamente su salute e benessere, dimostrando un bisogno trasversale di conoscenze senza alcuna differenza di genere. Il medico di base rimane di fatto la fonte privilegiata a cui rivolgersi per il 64% del campione, mentre le ricerche online riguardano il 58% del totale, con motori di ricerca (25%), siti del sistema sanitario nazionale (15%), forum specializzati (11%) e esperti sui social media (7%). L’IA, seppure ancora marginale, comincia a fare capolino: il 4% del totale e l’8% degli under 45 dichiarano di usarla per informazioni sanitarie. Dall’altro lato, il medico di famiglia non ha smesso di essere percepito “centrale”, ma con un profilo che sta evolvendo soprattutto tra i più giovani. In particolare, per la fascia 18-44 anni, l’importanza attribuita al medico di base scende al 54%, contro il 73% degli over 65. Questo rivela un cambiamento generazionale, con i giovani che si informano più online, mentre per gli anziani la figura fiduciaria del professionista resta un punto di riferimento insostituibile, in quanto ancora alla ricerca di un rapporto personale. Le donne risultano leggermente più inclini a usare siti ufficiali e forum rispetto agli uomini; come ad esempio il 29% delle prime, rispetto a un 21%, uilizza motori di ricerca per temi di salute. Gli strumenti accessibili attraverso il web stanno diventando perlopiù complementari alla consultazione medica, e non sostitutivi. Si delinea dunque un modello ibrido dove la centralità del medico non viene meno, ma si adatta all’interno di un ecosistema digitale che va maturando. “I risultati della nuova ricerca dell'Osservatorio Opinion Leader 4 Future confermano il ruolo cruciale dell'informazione nella vita di ogni persona, anche quando si tratta di scelte fondamentali come quelle per la propria salute. Seppur i canali tradizionali godano di un'importante considerazione, è innegabile come il digitale, e gli strumenti basati sull'intelligenza artificiale, stiano ridefinendo le modalità con cui gli italiani cercano ed accedono a informazioni su tematiche mediche. Tale scenario ci spinge a sottolineare l'importanza della cultura dell'informazione e della verifica di qualità e autorevolezza delle fonti consultate, ma al contempo a rimarcare la insostituibilità delle competenze attive nel servizio sanitario nazionale, per sostenere il benessere delle persone e della società” ha dichiarato Maurizio Giglioli, direttore marketing Credem. In conclusione, l’indagine mostra un’Italia che non rifiuta la tradizione della cura ma la arricchisce con nuovi strumenti digitali. Il principale messaggio è quello di spingere le persone a non sceglierne uno per forza, ma piuttosto adoperarli entrambi e in equilibrio.