Questa mattina, mercoledì 3 dicembre, sono stati pubblicati i nuovi dati aggiornati di Eduscopio.it, lo strumento della Fondazione Agnelli che riaccende ogni anno il dibattito sulla qualità della scuola superiore in Italia. E anche l’edizione 2025 — redatta analizzando oltre 1,3 milioni di diplomati provenienti da più di 8mila istituti — non delude, portando con sé conferme, sorprese e qualche ribaltamento nei tradizionali “duelli” tra città. La vera novità di quest’anno arriva dalla regione del Veneto: a conquistare il primo posto in assoluto è il liceo scientifico – scienze applicate “Giovanni Battista Ferrari” di Este, in provincia di Padova, che ottiene un punteggio altissimo, 94,5 su 100, frutto dei risultati universitari straordinari dei suoi ex studenti. Si tratta di un dato che sorprende, ma fino a un certo punto, in quanto già nelle ultime edizioni alcuni istituti della provincia avevano mostrato una crescita costante, testimoniando come l’eccellenza non sia un’esclusiva delle grandi città. Accanto al Ferrari, nella fascia alta della classifica nazionale figurano anche lo scientifico “Giovenale Ancina” di Fossano (Cuneo) e il “Giorgio Dal Piaz” di Feltre (Belluno), a conferma di un Nord-Est molto competitivo soprattutto nell’area scientifica. Se il primato nazionale va al Veneto, tra le grandi città a prendersi la scena è Roma, che quest’anno nella clasifica è riuscita a superare Milano nei punteggi medi degli istituti liceali. Nella Capitale si confermano alcuni “classici” dell’eccellenza italiana, come il Visconti al vertice tra i licei classici e il Righi primo tra gli scientifici. Milano, come sempre, risponde con nomi di altissimo livello, quali il Berchet e il Volta. Eppure, nonostante la qualità indiscutibile delle sue scuole, quest’anno il capoluogo lombardo cede simbolicamente lo scettro alla Capitale; secondo i dati Eduscopio, infatti, gli studenti romani ottengono mediamente risultati universitari più solidi rispetto ai coetanei milanesi. Molto vivace anche il quadro nel resto d’Italia. Torino conferma la sua tradizione culturale con il classico Cavour e, sul fronte scientifico, con il paritario Agnelli, da anni ai vertici. Bologna si affida alla storica coppia Galvani–Copernico, mentre Firenze brilla con il Galileo e il Machiavelli, entrambi molto apprezzati per continuità e stabilità negli esiti universitari. Napoli, infine, porta in alto il Convitto Vittorio Emanuele II, che anche quest’anno conferma le sue ottime performance. La sensazione complessiva è quella di un’Italia scolastica sempre più policentrica, dove accanto alle grandi capitali educative si fanno strada tutti quegli istituti, che seppur meno noti, presentano un altissima qualità. Le classifiche stilate con Eduscopio sono, per molti studenti un indice importante per scegliere la scuola superiore che sia più adatta alle loro aspirazioni, una decisione fondamentale per la loro vita. La classifica non misura solo le performance interne delle scuole, ma soprattutto come gli studenti si comportano dopo, cioè all’interno del mondo universitario e lavorativo. Un indicatore forse meno noto, ma importante nell’edizione 2025, riguarda i percorsi quadriennali. I dati mostrano che i diplomati dei licei in quattro anni registrano in media risultati universitari leggermente inferiori rispetto ai loro coetanei dei percorsi tradizionali. Un’informazione preziosa per chi sta valutando un'opzione più “veloce” per finire prima le scuole superiori.