Italia - Botulismo in Italia: 1.276 casi dal 2001 e 15 deceduti

L'alta incidenza della malattia risiede soprattutto nella tradizione conserviera domestica, ancora molto radicata nel Paese

Monica Martini 14/08/2025 09:37

In Italia l'Istituito Superiore di Sanità, che gestisce il sistema di sorveglianza nazionale del botulismo, ha registrato nel periodo 2001-2024 1.276 segnalazioni di casi clinici sospetti, di cui 574 confermati in laboratorio. Di questi, 526 (91,6 %) erano casi di botulismo alimentare, 43 (7,5 %) di botulismo infantile e 5 (0,9 %) di botulismo da ferita. Il numero complessivo di decessi è pari a 15, con un tasso di letalità medio che fortunamente si è abbassato dal 3,8 % (2001-2011) al 2,6 % (2012-2024). In media, si registrano 53 segnalazioni all’anno e 24 conferme annuali. Il dottor Fabrizio Anniballi, responsabile del Centro di riferimento per il botulismo presso l’ISS, evidenzia che una delle ragioni principali dell'alta incidenza della malattia in Italia risiede nella tradizione conserviera domestica ancora molto radicata nel Paese tramandata per generazioni. In particolare nelle regioni meridionali resta un problema di salute pubblica. Gli alimenti che possono essere maggiormente colpiti dal batterio appartengono alla categoria delle conserve di vegetali in olio (47,7%), conserve vegetali in acqua/salamoia (25,5%), conserve di carne (7,8%), conserve di pesce (7,8%), prosciutto (4,6%) salami e salsicce (3,3%), conserve di formaggio (2,0%), alimenti macrobiotici (1,3%). Per contrastare il fenomeno, l'Istituto superiore di Sanità ha pubblicato un decalogo che racchiude al suo interno consigli su come riconoscere e trattare un’intossicazione da botulino, indicazioni sulla preparazione delle conserve fatte in casa, con un focus sugli alimenti preparati per i bambini, i controlli da effettuare prima del consumo e i comportamenti da assumere se si sospetta di aver ingerito qualcosa che possa far male.

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