Italia - A soli 2 anni, Joseph diventa membro del club delle persone più intelligenti

Il piccolo prodigio britannico, nato nel novembre 2021, ha già imparato a leggere, contare in cinque lingue. Attualmente studia il codice Morse, la tavola periodica e il pianoforte

Monica Martini 04/06/2025 11:48

Joseph Harris-Birtill, nato il 23 novembre 2021 nel Regno Unito, è entrato nella storia come il più giovane membro mai ammesso al Mensa, l’organizzazione internazionale che riunisce le persone con un quoziente intellettivo (QI), pari o superiore al 98º percentile, di almeno 132. All’età di 2 anni e 182 giorni, è diventato il più giovani membro ad essere inserito nell’elenco della Mensa, superando il record femminile, stabilito poche settimane prima da Isla McNabb, che aveva superato con successo il test di intelligenza Stanford-Binet a 2 anni e 195 giorni.
 
Figlio di due docenti universitari, Rose e David Harris-Birtill, Joseph ha mostrato segni di straordinarie capacità cognitive fin dai primi mesi di vita. Ha pronunciato la sua prima parola a sette mesi e, a meno di due anni, era già in grado di leggere libri ad alta voce dall’inizio alla fine. In un’intervista Rose ha evidenziato altre capacità incredibili del suo bambino: “All’età di due anni e 3 mesi leggeva ad alta voce fluentemente per dieci minuti alla volta, sapeva contare fino a dieci in cinque lingue e sapeva contare in avanti e all’indietro fino a ben oltre cento”. 
 
Joseph, nei suoi primi anni di vita, è stato capace, inoltre, di imparare l’alfabeto greco, mentre attualmente sta studiando il codice morse, la tavola periodica degli elementi, e apprendendo, dopo essere stato iscritto dai suoi genitori alla scuola di musica, a suonare il pianoforte.
 
Le sue abilità, per quanto straordinarie, potrebbero essere un ostacolo durante la crescita e nell’inserimento della società. I suoi genitori si sono rivolti proprio per questo motivo al Mensa, che da sempre cerca di garantire un ambiente stimolante, adatto alle capacità dei suoi componenti, senza però isolarle dal resto della comunità. Il piccolo Joseph ama in ogni caso giocare con i giocattoli e i suoi amici, anche perché non ancora consapevole della sua intelligenza. I giovani dotati, e in questo caso giovanissimi, vengono così integrati in un gruppo di persone speciali, all’interno di un ambiente protetto che stimola e nutre in modo sano le singolari capacità intellettive.
 
L’ingresso di Joseph nel Mensa non solo rappresenta un traguardo personale straordinario, ma pone anche l’accento sull'importanza di riconoscere e supportare i bambini con capacità intellettive fuori dal comune, affinché possano sviluppare appieno il loro potenziale in un contesto equilibrato, inclusivo e fare la differenza.

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