Italia - Una donna arbitrerà la Supercoppa Europea, Milena Bertolini: 'Stanno cadendo tanti muri'

Il commento della CT dell'Italia femminile dopo la designazione di Stephanie Frappart per la direzione di Liverpool-Chelsea

05/08/2019 09:56

“E’ una notizia meravigliosa. Quest'anno si stanno abbattendo diversi muri e mi fa molto piacere che sia stato proprio un italiano come Roberto Rosetti ad avere fatto questa scelta”: così la ct della nazionale Femminile Milena Bertolini commenta la designazione dell'arbitra, la francese Stephanie Frappart, per dirigere l'incontro di Supercoppa del 14 agosto tra Liverpool e Chelsea. 
 
La UEFA scrive una pagina storica designando per la prima volta una donna per arbitrare una finale maschile. E sarà una terna tutta al femminile, visto che Frappart sarà affiancata dalle assistenti Manuela Nicolosi (italiana, ma operante in Francia) e l'irlandese Michelle O'Neal – tutte e tre hanno arbitrato la finale dei mondiali femminili del 7 luglio tra Stati Uniti e Olanda - mentre quarto arbitro sarà il fischietto turco Cunyat Cakir.
 
In Francia, Stephanie Frappart è già balzata agli onori della cronaca nello scorso mese di aprile, quando è stata la prima donna ad arbitrare una gara di Ligue 1 (tra Amiens e Strasburgo). A giugno poi è stata inserita a titolo permanente tra i colleghi di Ligue 1 per la stagione 2019/20, una pagina storica per il calcio francese. 
 
“A prescindere da tutto – prosegue Bertolini - per le scelte si deve guardare solo al merito, alle competenze, e quella di designare Frappart è naturale. La seguo e conosco le sue capacità, sono felice per lei. Di sicuro le cose più belle sono quelle naturali e non quelle straordinarie. Al Mondiale di Francia le ragazze della Nazionale hanno cominciato a rompere il muro del pregiudizio sul calcio femminile e ora Rosetti aiuta a rompere il muro della diffidenza verso le arbitre. Con dirigenti lungimiranti si possono ottenere grandi cose. Inoltre, al Mondiale si è visto che un calcio diverso è possibile, dove l'arbitro non è il nemico, ma fa parte del gioco. Credo e spero che questo diventi la normalità”.


c.s.

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