Hanno regalato un sogno a tutti gli italiani:
Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs, ribattezzati i "fratelli d'oro", tornano vincitori dalle
Olimpiadi di Tokyo consegnando l'
atletica azzurra alla storia. Il primo è medaglia d'oro nel salto in alto, mentre Jacobs è l'uomo più veloce del mondo, oro olimpico nel 100 metri con un tempo di 9''80 confermando così il record europeo.
Gli auguri di Mattarella e Draghi
Dopo
l'Oro a Tokyo 2020 sono arrivate le congratulazioni del Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella che ha espresso "grande apprezzamento e soddisfazione". Questi successi nell'atletica "conferiranno significato ancora maggiore a quell'appuntamento", dice il Capo dello Stato. Parole di orgoglio anche dal premier
Mario Draghi: "Sono orgoglioso di voi, vi ho seguito: state onorando l'Italia". Draghi ha poi voluto rendere omaggio al numero 1 del Coni,
Giovanni Malagò, per complimentarsi per i risultati ottenuti dall'Italia alle Olimpiadi, mentre rivolgendosi a Jacobs e Tamberi ha detto: "Siete stati bravissimi, vi aspetto a Palazzo Chigi".
Malagò parlando dell'Oro nei 100 metri vinto da Marcel Jacobs, ha rivelato con orgoglio: "E' una di quelle cose a cui non solo vale la pena di credere, non solo nei sogni, ma nello sport, ma è qualcosa che sembra impossibile realizzare. Da sola vale una vita di sacrifici e passione". E ancora: "Complimenti all'atletica, oggi qui c'è l'uomo più veloce del mondo e quello che salta più in alto al mondo, avete reso orgoglioso il Paese".
Jacobs e il sogno da bambino
Ha realizzato quello che era il suo sogno "di quando ero bambino". A 43 anni Marcell Jacobs ce l'ha fatta. L'azzurro ha raccontato di aver "corso più che potevo". Avvolto dalla bandiera tricolore, Jacobs ha abbracciato Tamberi: un'immagine quella dei due ori olimpici che resterà nella storia. Poi sulla pista si è inginocchiato vicino al tabellone. "Jacobs, 100 m, gold, 9''80". Quando parla della sua performance, dice: "La mia corsa è stata perfetta tecnicamente: avevo deciso di pensare solo a me stesso - aggiunge - guardare la corsia e non gli altri. Li ho visti solo al traguardo e allora ho gridato forte, prima di abbracciare Tamberi che era lì sulla pista".