Una sconfitta storica, quella in cui è incappato ieri sera il Napoli, travolto in Champions League dal PSV Eindhoven. In Olanda, nella terza gara del girone di Champions League, i partenopei sono stati battuti con il punteggio di 6-2: in vantaggio con McTominay, gli azzurri sono poi stati rimontati con l’autogol di Buongiorno e con i gol di Saibari e Man (doppietta per quest’ultimo). Nel finale ancora McTominay ha segnato il 4-2, prima delle reti di Pepi e Driouech che hanno completato il tabellino insieme all’espulsione per proteste di Lucca. Per Conte si tratta della partita con più gol incassati nella sua carriera da allenatore. In due casi aveva subìto cinque reti: nel 2006-2007, quando allenava l’Arezzo (1-5 contro la Juventus) e nel 2009-2010, alla guida dell’Atalanta (2-5, ancora contro i bianconeri). Anche per il Napoli quella contro il PSV è una sconfitta da record. Nella loro storia gli azzurri non avevano mai subito sei gol in una singola partita europea. Prima della disfatta di Einhoven il punteggio peggiore era quello incassato dal Werder Brema negli ottavi di finale della Coppa UEFA 1989-1990 (5-1 per i tedeschi). Per trovare un risultato ancora peggiore, serve andare alla Coppa delle Fiere 1967-1968: nel ritorno del secondo turno, il Napoli perse per 5-0 in casa dell’Hibernian. Per gli azzurri, insomma, una disfatta dai contorni storici, che arriva dopo la sconfitta in campionato contro il Torino e che addensa nubi grigie sui campioni d’Italia, chiamati a riscattarsi nel prossimo turno di Serie A, in cui sono attesi dal big match contro l’Inter allo stadio Diego Armando Maradona.