Italia - USA, Biden incalza: tassare i ricchi e stop alle armi da fuoco

Le nuove riforme di Joe Biden potrebbero spaccare in due l’America. Il Presidente chiede l’appoggio di democratici e repubblicani.

Redazione 29/04/2021 10:56

"Il futuro dell'America è nelle nostre mani", con queste parole Joe Biden cerca di spronare il congresso e l’intero paese ad appoggiare il suo nuovo piano di rilancio economico. Tra le proposte messe sul piatto dal nuovo Presidente anche la stretta sulle armi da fuoco e la tassazione dei ceti più ricchi. Proprio in questi giorni che Joe Biden festeggia i suoi primi 100 giorni di governo con il grande successo della campagna vaccinale a stelle e strisce, ha deciso di pronunciarsi riguardo al futuro del paese, in prospettiva di un rilancio economico e sociale senza eguali. Un piano economico da circa 4 miliardi di dollari, che il Presidente ha chiesto di appoggiare sia ai democratici che ai repubblicani di appoggiare, per il bene dell’America intera che vuole tornare a ricoprire il ruolo di leader mondiale anche alla fine della pandemia.
 
Le riforme per il futuro del paese
Tra le riforme più importati immaginate da Biden c’è sicuramente la stretta sulle armi da fuoco. Una piaga che da decenni sta rodendo l’America dal suo interno e che ogni anno causa centinaia di morti. Ma anche una scelta complessa con il quale il Presidente si inimicherà sicuramente una lobby molto potente e tutti i sostenitori del primo emendamento che, ricordiamo, in America sono una larga maggioranza di popolazione. Stringere sulle armi da fuoco e regolarizzarne la vendita mediante controlli più stringenti e la messa al bando degli armamenti da guerra come i fucili d’assalto e affini. Poi ovviamente rendere più difficile l’acquisto di tale materiale, soprattutto per i canali on-line che hanno costruito un vero e proprio impero sulla vendita per corrispondenza. Stesso discorso per i supermercati, nel tentativo di rendere almeno un po’ più complesso l’iter per entrare in possesso di questi strumenti di morte.
 
Altro tasto dolente del programma di Joe Biden è la tassazione dell’1% della popolazione, cioè di tutta quella fascia di popolazione super ricca che ha redditi da capogiro e a cui, chiaramente, questa percentuale minima non cambierebbe nulla. In un discorso il Presidente ha detto: "Non imporrò alcun aumento sulle persone che guadagnano meno di 400 mila dollari. E' invece ora che le grandi aziende americane e i più ricchi paghino la loro giusta quota. Solo quello che è giusto". Un decisione epocale che, per quanto giusta, potrebbe far bruciare le strade del nuovo mondo in men che non si dica. Nel corso del suo discorso Biden ha sottolineato anche l’urgenza di tali norme perché, a causa dell’emergenza sanitaria, sono aumentate le diseguaglianze nel paese. Per questo gli interventi pensati vanno a beneficio di quegli americani che hanno perso il lavoro o che vivono in condizioni di estrema povertà.
 
Si parla di un’America nuova, che ha imparato dai propri errori che vuole lasciarsi alle spalle casi come quello di George Floyd, puntando anche a una riforma delle forze di polizia. In ultimo il Presidente si è rivolto a Putin e Xi Jinping, sottolineando il fatto che l’America non vuole conflitti ma non che non cederà mai alle pressioni di chi è contro la Democrazia.
 

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