Italia - Trump: "il ritiro delle truppe americane dall'Afghanistan è la peggiore vergogna della nostra storia"

L'ex presidente USA critica aspramente la decisione del ritiro delle forze statunitensi dal territorio afghano e condanna l'inadeguata tutela di civili e personale diplomatico

Redazione 18/08/2021 11:25

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si scaglia ancora contro l'attuale presidente Biden e contro George Bush difendendo le sue scelte di politica internazionale e l'accordo che lui aveva preso con i Talebani.
 
Le dichiarazioni di Trump
"Il ritiro dall'Afghanistan è una questione molto importante, però nessuno ha gestito una ritirata peggiore di quella di Joe Biden, è la più grande vergogna della storia del nostro Paese". Queste le parole di Donald Trump intervistato da Fox News, non solo invettive contro l'attuale presidente, ma anche critiche a George Bush per "l'orribile decisione di andare in Medio Oriente", con le guerre in Afghanistan ed Iraq.
"So che questo non farà contenta la famiglia Bush, però credo che sia stata la decisione peggiore", ha aggiunto l'ex presidente, riferendosi alle scelte di politica estera di Bush. 
Trump ha poi difeso l'accordo che lui aveva con i Talebani, affermando che "trattammo da una posizione di forza", lodando l'impegno dell'allora segretario di Stato, Mike Pompeo. Ed ha criticato il modo in cui Biden ha applicato la ritirata delle truppe, dal medesimo decisa, affermando che avrebbe dovuto evacuare prima i civili afghani ed il personale dell'ambasciata e gli altri americani "e non i militari".
 
Le critiche a Biden
Donald Trump ha attaccato la gestione del ritiro delle truppe statunitensi dall'Afghanistan da parte del governo di Joe Biden poiché tale condotta avrebbe favorito la rapida presa del potere dei talebani.  "Il nostro Paese è stato umiliato, sta succedendo qualcosa di incredibile, la gente che cerca di salire sugli aerei, che precipita dopo essersi appesa alle gomme", ha detto l'ex presidente degli Usa parlando a Fox News.
Trump ricorda: "Avevo parlato numerose volte con i talebani, erano stati confronti duri, ero stato chiaro con loro, li avevo avvertiti che se fosse stato toccato anche un solo cittadino americano avremmo risposto". Condizioni che, a suo dire, il suo successore non avrebbe rispettato.
Trump critica la linea adottata finora dalla Casa Bianca. "Eravamo rispettati in tutto il mondo. La Cina ci rispettava. La Russia anche. Gli Stati Uniti hanno bisogno di un presidente che non venga dalla burocrazia, ma prenda in mano la situazione, che sia in grado di chiamare ed essere ascoltato. Mi dispiace dirlo, ma lui (il presidente Joe Biden, ndr) non viene neanche ricevuto".
Poi l'affondo a Biden sulla reputazione degli Usa a livello internazionale: "E' una situazione imbarazzante, la più imbarazzante nella storia di questo Paese. La Cina sta vedendo quello che succede e ci sta ridendo dietro".
 
 Le preoccupazioni di Trump
L’ex presidente USA si è poi attribuito il merito del fatto che nessun soldato americano in Afghanistan è rimasto ucciso nell'ultimo anno e mezzo, dal 2020, nella parte finale della sua presidenza. "Non abbiamo perso un solo soldato in Afghanistan - sottolinea Trump - e questo grazie a me. Sono morte più persone in un weekend a New York o a Chicago".
Trump ha poi manifestato la sua preoccupazione per il rischio che nei "prossimi giorni" qualche cittadino americano possa essere preso in ostaggio dai talebani. Una mossa che metterebbe in grande difficoltà gli Stati Uniti. Sono più di 10 mila gli americani in Afghanistan che devono ancora raggiungere l'aeroporto internazionale di Kabul per poter lasciare il Paese, prima che gli ultimi soldati possano ripartire.
Quindi Trump ha concluso: "Gli americani devono lasciare l'Afghanistan per primi, ci sono anche gli afghani ma tra loro esistono anche persone pericolose. Abbiamo miliardi di dollari lì in elicotteri, jet militari, carri armati, missili, li stiamo perdendo tutti". 
 

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