Italia - Scontro sul Ddl Zan, le reazioni alle dichiarazioni della Santa Sede

Ddl Zan, tra chi applaude la decisione della Chiesa e le durissime reazioni del mondo dello spettacolo

Redazione 23/06/2021 10:57

Mario Draghi sarà tutto il giorno in Parlamento per cercare di far luce sul futuro del Ddl Zan e sulla proposta del Vaticano di cambiare una legge ritenuta “controversa”. Una richiesta quella della Santa Sede che ha generato una marea di proteste anche da parte di moltissimi personaggi famosi che si sono schierati a favore della legge contro l’omotransfobia e che, ovviamente, chiedono a gran voce pari diritti per tutti i cittadini.
E la politica, come prima risposta, non ha potuto che giustificare le incertezze al riguardo dicendo che la proposta del Vaticano è arrivata in maniera inaspettata; tuttavia dicono alcune fonti interne che il dibattito con la Cei era in corso già da diversi giorni e l’entrata in scena della Santa Sede era una mossa prevedibile. Certo, chiamare in causa, addirittura, i Patti Lateranensi è sembrata una mossa decisamente politica, anche perché non era mai successo che la chiesa dovesse intervenire così apertamente su questioni che riguardano l’Italia; evidentemente il Ddl Zan è uno di quegli argomenti scomodi che necessitano “estremi rimedi”.
Le reazioni della politica e del mondo dello spettacolo
Le reazioni alla richiesta della Santa Sede sono state diverse. Primo fra tutti Matteo Salvini che ha applaudito all’intervento della chiesa, ringraziando il Vaticano per il “buonsenso dimostrato”. Enrico Letta, invece, ha dichiarato che il PD continuerà a sostenere la legge, anche se si è detto pronto a una riflessione e ad un dialogo costruttivo con le parti. Probabile che già nei prossimi giorni un incontro tra Lega e PD ci sarà davvero quantomeno per cercare di venire a capo della questione e capire se sarà veramente necessario “ritoccare” il Ddl Zan. Fratelli d’Italia ha ovviamente continuato a opporsi alla legge contro l’omotransfobia definendola una “proposta liberticida” pensata per punire chi “non si allinea con il pensiero unico”. Ovviamente non è mancata nemmeno la solita sterile polemica sul gender alle elementari e via dicendo. Da parte sua il M5S ha voluto rassicurare al Vaticano parlando di “timori infondati”, aggiungendo che bisognerebbe approvare una legge che ha come presupposto la libertà di amare e cerca di punire chi istiga all’odio e alla violenza.
 
Ovviamente le critiche più dure alla chiesa sono state mosse dal mondo della cultura e dello spettacolo. Fedez, ad esempio, ha pubblicato un tweet e poi un video di forte denuncia contro la Santa Sede, accusandola di non pagare le tasse sugli immobili e via dicendo. Il rapper c’è andato giù in maniera pesante, ricevendo però il plauso dei suoi colleghi e di molti fan. Dello stesso parere anche Elodie, che da sempre è una paladina dei diritti della comunità LGBTQ+; l’artista nelle sue storie di instagram ha detto solo: "Oggi un ringraziamento speciale va ai miei genitori che non mi hanno battezzata. Grazie".
"Le persone sono tutte uguali di fronte a Dio ma non per il Vaticano, che si oppone a una proposta di legge per fermare chi discrimina. Complimenti"; così invece si è espressa su Twitter Paola Turci.
 
E sono molte altre le voci di persone famose che si sono scagliate contro il Vaticano e questa insensata decisione che sta ponendo un ulteriore freno a una legge che, dati gli ultimi avvenimenti, sta diventando sempre più necessaria.

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