Italia - Rinnovato il contratto della pubblica amministrazione: che cosa cambia

Dopo anni di immobilismo, torna una stagione di grandi novità per la PA: aumenti retributivi, premi di produttività e nuove norme sullo smart working tra le principali novità

Redazione 20/04/2021 11:18

Firmato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, l’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto delle funzioni centrali. 
Il prossimo step prevede ora che nei prossimi giorni l’Aran potrà convocare i vari sindacati per l’avvio delle trattative. Se non si configureranno criticità, il contratto verrà concordato entro la primavera, è vedrà l’aumento in busta paga già entro la fine del 2021. 
Dopo anni di lunghe attese, è in via di definizione anche il contratto del settore sanità, con le Regioni che stanno definendo l’atto di indirizzo. Anche in questo caso, l’auspicio da parte di Brunetta è quello di procedere quanto prima al rinnovo «Mi auguro – riporta il Corriere - che lo sblocco delle trattative consenta la conclusione dei contratti collettivi, almeno quelli riferiti ai comparti (funzioni centrali, sanità, istruzione e funzioni locali), con i relativi aumenti in busta paga entro la fine dell’anno, per chiudere poi i contratti della dirigenza nei primi mesi del 2022».
 
Una stagione di novità
Dopo anni di immobilismo e mancanza di rinnovo anche generazionale all’interno del mondo della PA, parte quindi una grande stagione di cambiamenti. Come riporta il Corriere, si calcola che i rinnovi riguardino 3,2 milioni di dipendenti pubblici, con un aumento medio di circa 107 euro pro capite. 
Tra le principali novità, quella che vede l’abolizione dei limiti indicati nel 2017 ai premi di produttività nella Pubblica amministrazione. 
 
La regolamentazione dello smart working
Una disciplina normativa ed economica del lavoro agile (smart working) verrà introdotta all’interno dei nuovi contratti collettivi nazionali del pubblico impiego, così da ordinare l’attuale situazione emergenziale. Sebbene lo stato di emergenza attuale verrà prorogato probabilmente fino al prossimo autunno, questo nuovo regolamento consentirà ai lavoratori condizioni di lavoro trasparenti, conciliando le esigenze con quelle delle pubbliche amministrazioni. «Il confronto in sede Aran — riporta il patto firmato tra le parti — sarà l’occasione per definire le linee di intervento sullo smart working perché si eviti una iper regolamentazione legislativa e vi sia più spazio per la contrattazione di adattare alle esigenze delle diverse funzioni queste nuove forme di lavoro che, laddove ben organizzate, hanno consentito la continuità di importanti servizi pubblici anche durante la fase pandemica».
Tra i temi che saranno oggetto di regolamentazione ci sarà anche il diritto alla disconnessione, alla formazione specifica, alla protezione dei dati personali. Lo smart working, insieme al rinnovo, è infatti uno dei sei punti in cui è articolato il patto. Gli altri quattro nodi riguardano la revisione dei sistemi di classificazione professionale; la formazione del personale; i sistemi di partecipazione sindacale; il welfare contrattuale.

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