Italia - Migranti: l'Italia batte i pugni in Europa

Per il nostro paese la strada è in salita sulla missione Sophia. Trenta: 'Si gioca l'immagine dell'Europa'

30/08/2018 15:18

L'Italia alza la voce in Europa sulla missione Sophia. La partita sembra in salita per il nostro Paese che si dice, comunque, pronto a valutare anche una eventuale uscita in caso di mancata intesa. "Nel 2015 - ha detto la ministra Trenta alla riunione dei ministri della Difesa Ue in corso - ci siamo assunti la responsabilità politica di far nascere" la missione Sophia. "Allora si riteneva che l'azione in acque extra-territoriali sarebbe stata solo una prima fase. Le cose in Libia sono andate diversamente e la presenza di Sophia dura ormai da tre anni. Finora, come Italia, abbiamo da soli accolto tutti i migranti salvati. Questo non è più possibile, lo dico a nome del governo. Occorre cambiare le regole". "Per certi versi - ha detto la Trenta - Sophia dimostra che l'Europa sa essere un security provider, ma penso che su Sophia si giochi l'immagine dell'Europa. Siamo aperti a tutti i suggerimenti, che riflettano il concetto secondo cui l'Europa è pronta a rispondere alle sfide che la riguardano. La nostra proposta mira ad introdurre una rotazione dei porti di sbarco e una unità di coordinamento che assegni il porto al Paese competente".
 
Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, durante una pausa della riunione con gli omologhi europei, è stata avvicinata dal ministro francese Florence Parly e da quello tedesco Ursula von der Leyen, che l'hanno ringraziata per i toni moderati del suo intervento e per il senso di responsabilità dimostrato. Lo riferiscono fonti diplomatiche. Ma  "non c'è ancora accordo - riferisce la Trenta a chi le chiede se l'Italia uscirà nel caso non si trovi un'intesa - sulla proposta italiana. Tutti condividono l'importanza dell'operazione Sophia, e noi siamo i primi, è chiaro che dovremo fare le nostre considerazioni, e ogni decisione sarà presa col governo ed il premier Giuseppe Conte".


 

r.c.

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