Marta Fascina, vedova di Silvio Berlusconi, è tornata ufficialmente in Parlamento per la prima volta dalla morte dell'ex premier. Alla Camera non si vedeva da oltre sette mesi, ovvero alla vigilia del primo ricovero del Cavaliere. Fascina ha infatti partecipato fin qui solo allo 0,5 per cento dei voti d’aula dall’inizio della legislatura. 

Ovviamente la presenza della "vedova più famosa d'Italia" ha scatenato parecchie reazioni tra i suoi colleghi. Una volta entrata tra i banchi di Montecitorio si è seduta tra due fedelissimi, il sottosegretario e compagno di scuola Tullio Ferrante ed il responsabile dei giovani Stefano Benigni. Da qui si è innescata una piccola processione di deputati di Forza Italia che si avvicinano per salutarla. Tra questi Paolo Barelli (ex portavoce di Berlusconi), Paolo Emilio Russo, Pietro Pittalis e Giandiego Gatta. Tra i colleghi di altri partiti, il ritorno è avvenuto invece nell'indifferenza generale, con solo qualche curioso sguardo da lontano.

Fascina non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione ai giornalisti presenti, ma alcuni suoi colleghi hanno risposto alle domande sul suo ritorno. Barelli ha infatti commentato: “Per Marta è un po’ il primo giorno di scuola”. Benigni invece: “È provata emotivamente, un passo alla volta...”. Dopo aver partecipato alla commemorazione delle vittime dell’alluvione in Toscana, Fascina è tornata a Villa Grande, la residenza sull’Appia Antica acquistata da Silvio Berlusconi. Rimarrà qui solo fino a domani prima di tornare ad Arcore. Intanto, tra le cose che hanno fatto più discutere del suo ritorno in politica, c'è anche la cover del suo telefono dove è stampata una foto di Silvio Berlusconi. Una scelta che ha fatto e sta facendo molto discutere soprattutto sui social. Molti utenti hanno accusato infatti la donna di essersi lasciata andare ad dimostrazione di dolore troppo plateale per essere vera. Intanto potrà continuare a godersi i 100 milioni d'eredità.