Italia - M5S, Grillo contro Conte. I primi segni di rottura?

Scontri interni al Movimento 5 Stelle, Grillo e Conte arrivati al punto di rottura?

Redazione 25/06/2021 09:34

Sempre più incrinati i rapporti tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. I toni non proprio concilianti potrebbero portare una rottura interna nel M5S, che potrebbe avere gravi ripercussioni sul partito. Che i dissapori fossero nell’aria era cosa risaputa ma dalle ultime dichiarazioni del fondatore del Movimento, sembra che la situazione sia più tesa del previsto.
 
In alcuni recenti post su Facebook, infatti, Beppe Grillo ha attaccato la “comunicazione” dell’ex Premier, chiedendosi che senso abbia mettere le foto allo stadio durante Italia-Galles e postare la foto della pizza col proprio nome scritto sopra.  E ancora, Grillo è netto anche sul simbolo del Movimento che indica come data dell’ipotetico “lascito” politico il 2050; stesso discorso per “ilblogdellestelle.it” logo che, da quanto dice l’ex comico, non verrà cambiato e non saranno approvate altre bozze circolate nei giorni passati.
 
E sa da una parte “gli integralisti” e fedelissimi della prima ora applaudono alle parole del fondatore del M5S, dall’altra c’è chi nutre seri dubbi sulle sue proposte (e sui suoi modi), chiedendo a gran voce una riunione il prima possibile. E da alcune indiscrezioni, sembra che nella serata di ieri sia arrivata una telefonata tra Grillo e Conte; un colloquio per “chiarire”, dicono, ma per ora non basta a placare i malumori interni.
Conte Vs Grillo, è guerra aperta
Dopo aver “preso la guida” del Movimento per una ristrutturazione a fine febbraio, Giuseppe Conte sembra essersi spinto troppo oltre. Questo almeno è quello che pensa Beppe Grillo, parlando di come l’ex Premier abbia preso lo statuto e lo abbia accantonato a beneficio di un nuovo documento redatto di suo pugno.
Torna lo spettro della rottura, soprattutto perché sembra che l’ex comico voglia continuare ad essere il leader fantasma del Movimento che egli stesso ha ideato ma che a sempre detto di non voler governare.
 
Altro punto di dissenso sta nella comunicazione e di come Conte abbia chiesto a Grillo di fare un passo laterale nel “parlare a nome del M5S”. Cosa che ovviamente ha fatto infuriare il comico genovese a cui non è andata giù la cosa e minaccia l’insurrezione.
 
Insomma il Movimento sembra più lacerato che mai, tra chi è fedele alla linea della nascita del partito e tra chi chiede riforme, sembra che i prossimi mesi saranno cruciali, soprattutto per vedere se la reggenza Conte porterà effettivamente  a un cambio di rotta o se il direttivo della vecchia scuola avrà la meglio, continuando sulla strada già battuta in questi ultimi anni. Ma se da una parte si chiede innovazione dall’altra si cerca sempre la sicurezza di quelle norme che hanno reso “celebre” il Movimento; e poco importa se ormai quasi nulla è rimasto intoccabile delle sacre scritture degli esordi, l’importante è non pestare i piedi a Beppe Grillo.
 

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