Italia - Giuseppe Conte, nuovi volti per un nuovo M5S. La riforma del partito parte dalle persone

Il nuovo corso del M5S tra volti nuovi e un programma che parte dalle prossime amministrative e arriva al 2050

Fonte: Wikipedia

Redazione 30/08/2021 11:09

Nuove strategie in casa del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte ha intenzione di portare in campo nuove figure per nuovi posti di responsabilità. L’idea dell’ex Premier è di coinvolgere tutti e cercare di costruire una nuova leadership del partito, partendo da persone competenti e capaci.
 
E in rete spuntano già i primi nomi, tra cui Alessandro Di Battista che Conte descrive come una persona con cui poter discutere del futuro del Movimento, anche se ci sono diversi punti di disaccordo. Al momento comunque non ci sono ancora certezze e conferme da parte del M5S che per adesso si limita a seguire la linea tracciata dal nuovo leader in prospettiva delle amministrative che interesseranno alcune delle maggiori città italiane già nelle prossime settimane.
Giuseppe Conte e il nuovo percorso del M5S
E il nuovo percorso per il M5S tracciato da Giuseppe Conte dovrebbe portare il partito fino al 2050; ottimisticamente parlando un programma decisamente lungimirante, soprattutto se pensiamo al fatto che è nato sotto diverse polemiche e scissioni interne. Questo nuovo seguito, poi, pensato per dare volti nuovi al partito e magari nuove alleanze, sembra non piacere a tutti, soprattutto agli elettori della prima ora che stanno avendo diversi dubbi sulla nuova leadership e sulle nuove prospettive del Movimento.
 
Giuseppe Conte da parte sua tira dritto, portando con se buona parte dell’elettorato che vede nelle sua figura un personaggio necessario per far uscire il M5S dalla stagnazione e dalle vecchie dinamiche interne che, seppur appartenenti alla fondazione, hanno rischiato di rallentare troppo la macchina burocratica e di porre a prescindere il veto su alleanze e possibilità di governo.
 
Difficile dire già da adesso come andranno le riforme di Conte; probabilmente con il successo o il fallimento alle prossime amministrative si potrà sondare il terreno per capire se l’elettorato appoggia ancora il partito o meno; per tutto il resto, invece, ci vorrà più tempo e quindi si dovrà attendere ancora qualche mese (o qualche anno) per vedere realizzate le nuove promesse.

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