Secondo il Premier
Mario Draghi, "Il quadro economico è di gran lunga migliore di quello che noi stessi pensavamo potesse essere 5 mesi fa". Così in una conferenza stampa per presentare la
Nadef, il Presidente del consiglio ha parlato della crescita economica del nostro paese che per il 2021 ha raggiunto il 6% anziché l’ipotesi del 4,5% auspicata qualche mese fa. Il deficit rispetto al PIL è a 9,4%, invece che l’11,8% previsto e anch’esso è in calo rispetto lo scorso anno.
Questi dati indicano una generale fiducia nell’Italia che porterà anche a un recupero in termini di investimenti sul nostro paese che permetterà di recuperare quanto perso nel 2020 e anche di più.
Parlando della Nadef, il Premier Draghi sottolinea che l’unico modo per uscire dal debito pubblico è far crescere il paese; per questo c’è bisogno di una legge di bilancio e di misure economiche che siano in grado di contribuire a una crescita equa, sostenibile e duratura. Tra l’altro la nuova legge di bilancio dovrebbe essere presentata nelle prossime settimane e sarà un provvedimento che punterà essenzialmente all’espansione del paese.
Mario Draghi, il futuro dell’Italia tra vaccini e crescita economica
E pone l’accento sulla questione della crescita Mario Draghi, sottolineando la necessità e l’urgenza di
portare il paese non ai livelli pre-pandemia, che erano piuttosto bassi, ma portarlo verso un nuovo sviluppo economico che sarà in grado di trainare l’Italia verso le sfide del futuro.
Oltretutto a una nuova crescita è necessario che corrisponda un nuovo modello economico più equo e più sostenibile, che sia in grado di fronteggiare le nuove esigenze delle persone e rispettare il pianeta e il suo precario equilibrio. Il Presidente del Consiglio, sottolinea anche l’importanza dei vaccini in questo momento positivo per l’economia del paese; è solo grazie a questi se c’è di nuovo fiducia nel futuro e nello sviluppo, oltre che per un ritorno alla normalità.
L’Italia è un paese che si è impegnato in prima linea nella lotta al virus e adesso siamo pronti ad affrontare l’epidemia senza che la pressione sugli ospedali aumenti vertiginosamente, come in passato. Il fatto che gli sforzi sostenuti fino a questo punto stiano ripagando il paese anche a livello economico è la prova tangibile che l’Italia ce la può fare e può guardare al futuro con rinnovato ottimismo.