Italia - Afghanistan, Di Maio: "Dopo gli Usa anche l'Italia lascerà Kabul"

Il 31 agosto è il termine per il ritiro definitivo delle forze armate americane, il ministro: "Non sarà possibile mantenere una qualunque presenza all'aeroporto"

Fonte: Facebook

Redazione 25/08/2021 09:20

"Dopo che gli americani avranno lasciato l'aeroporto di Kabul non sarà comunque possibile, né per noi né per alcun Paese dell'Alleanza, mantenere una qualunque presenza all'aeroporto". Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, chiarisce la posizione dell'Italia sulla questione "Afghanistan". Il 31 agosto è la data fissata per il ritiro definitivo delle forze armate americane, e con gli Usa anche l'alleato tricolore lascerà il Paese islamico.  
 
Il 7 settembre informativa alla Camera
Di Maio farà un'informativa sull'Afghanistan il prossimo 7 settembre, alle 16, in aula alla Camera dei deputati. Nella stessa giornata il ministro sarà alle 12, al Senato. Durante un'audizione alla Commissione Esteri e Difesa di Camera e Senato ha spiegato che "sono stati evacuati tutti gli italiani che lo hanno richiesto e 2.700 afghani", mentre restano nel Paese asiatico "32 italiani che non vogliono tornare". 
 
Il titolare degli Esteri ha poi sottolineato che "l'Italia non è stata in Afghanistan invano" ma negli ultimi 20 anni "abbiamo contribuito a mantenere la stabilità regionale, contrastare il terrorismo, favorire più istruzione, diritti e libertà per il popolo afghano". Si tratta di una "consapevolezza" che porta "a spronarci a fare il possibile perché quei diritti non vengano ora brutalmente cancellati". Poi Di Maio ha ringraziato "i tanti italiani che hanno lavorato instancabilmente e persino sacrificato la loro vita per offrire un futuro migliore all'Afghanistan".
 
Conte: "Nostra unica alternativa è dialogo con i Talebani"
E Giuseppe Conte, leader del M5S, ribadisce l'importanza del dialogo con i Talebani. Per Conte "devono dimostrare di essere aperti al dialogo", tuttavia le ultime notizie "non depongono a favore del cambiamento ma - precisa - non abbiamo alternative se non di creare un atteggiamento compatto che tenti di costringere al dialogo i talebani per assicurare protezione per le persone che rimarranno". Ecco perché in queste ore "lavoriamo al piano di evacuazione ma tra qualche giorno terminerà. Dobbiamo lavorare sui corridoi umanitari e preoccuparci di chi rimane".

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