Italia - Concerto in onore di Battiato all'arena di Verona: fischi e insulti del pubblico per Sgarbi e Al Bano

Violenza inaudita da parte di un gruppo di maleducati martedì scorso all'arena di Verona in occasione del concerto in onore di Franco Battiato. Fra gli insulti rivolti al cantante e al critico d'arte anche quello di "fascisti, fascisti"

fonte: Facebook

Redazione 23/09/2021 14:07

 
Un curioso retroscena del concerto in onore di Franco Battiato svoltosi lo scorso martedì sera all’arena di Verona: il pubblico ha fischiato Al Bano e Sgarbi; ecco cosa è accaduto.
 
L’omaggio “sporcato” nella serata in onore di Battiato
Il cantante Al Bano e il critico d'arte Vittorio Sgarbi, martedì scorso, sono intervenuti nel corso di una serata in omaggio a Franco Battiato svoltasi all’Arena di Verona. Inspiegabilmente però, il pubblico li ha sommersi di fischi e Al Bano ha dichiarato che sono stati: "I cinque minuti più inutili della mia vita artistica".
La serata era stata organizzata per celebrare la musica di Franco Battiato, il maestro siciliano scomparso lo scorso 18 maggio. Sul palcoscenico delle grandi occasioni - l'Arena di Verona – sono saliti una cinquantina di artisti di punta della scena musicale nostrana (Mannoia, Morandi, Alice per dirne alcuni) con biglietti esauriti già da tempo. 
Purtroppo lo spiacevole episodio ha “macchiato” lo spettacolo con fischi ingenerosi e insulti choc rivolti da un gruppo di maleducati ad Al Bano e Vittorio Sgarbi, entrambi amici del cantautore siciliano, saliti sul palco per rendergli un breve omaggio.
Ancora prima che dicessero qualcosa, i due sono stati sommersi dai fischi. Il primo a prendere la parola, mentre volavano insulti, è stato il cantante pugliese: "Vorrei dedicarvi un sonetto - ha detto rivolgendosi alla platea - vorrei dedicarvi una poesia, vorrei fare tante cose di quelle che avevo in mente di fare, ma la miglior cosa è che io me ne vada così come sono arrivato". 
Poi il microfono è passato al critico d'arte che, dopo aver salutato la sorella Elisabetta, ha augurato "di essere felici" a chi lo insultava. Due giorni dopo l'accaduto è stato lo stesso Al Bano a dare la sua versione dei fatti agli organi di stampa: "Io e Sgarbi eravamo ad Abano, c’era una manifestazione del personaggio dell’anno e mi hanno premiato. Terminata la serata Sgarbi mi dice: “Andiamo all’Arena di Verona che c’è anche mia sorella. Arriviamo, e il direttore artistico Gianmarco Mazzi ci porta dietro le quinte. Io non sapevo nulla. Vittorio mi dice “Dai saliamo sul palco”. Entriamo e la gente urla “Fascisti, fascisti”. Mi son trovato in un girone dantesco. Mi chiedevo “sogno o son desto?”. A quel punto mi sono scusato e sono uscito".
Tra gli insulti urlati, anche quello di essere "fascisti": "hIncomprensibile - ha commentato il cantante - mi sono sempre dichiarato apolitico". E conclude, in maniera sarcastica: "Sono stati i cinque minuti più inutili della mia vita artistica". 

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