Italia - World Press Photo 2021, la foto dell'anno è un abbraccio che commuove

Si è concluso il World Press Photo 2021. La foto dell’anno ritrae l’abbraccio di una paziente affetta da Covid-19.

Redazione 16/04/2021 09:48

Ieri, 15 aprile, sono stati annunciati i nuovi vincitori del World Press Photo 2021. Il Festival giunto alla sua 64° edizione rappresenta l’evento fotogiornalistico più rilevante del mondo. Una giuria internazionale è quella che ha decretato i vincitori, dopo aver esaminato attentamente un totale di circa 74.470 immagini provenienti da fotografi di tutto il mondo.
 
Rispetto alle passate edizioni, quest’anno una grande novità; infatti, per la prima volta si sono svolti due eventi separati. Durante il primo sono stati pubblicati sui canali social e sul sito del World Press Photo i vincitori di otto categorie; mentre, i vincitori della Foto dell’anno e del premio Storia dell’anno sono stati proclamati con una vera e propria cerimonia online.
 
Il premio Foto dell’anno ritrae una paziente malata di Covid-19, che dopo cinque lunghi e dolorosi mesi riceve il suo primo abbraccio. Un’immagine forte, emozionante e commovente, scattata da Mads Nissen nella città di Sao Paulo, in Brasile, e che Kevin WY Lee, fotografo e membro della giuria ha descritto come “iconica” e ha aggiunto: “Commemora il momento più straordinario della nostra vita, ovunque. Ci ho letto la vulnerabilità, i miei cari, la perdita e la separazione, la morte ma, soprattutto, anche la sopravvivenza, tutto racchiuso in un’unica immagine. Se guardi l’immagine abbastanza a lungo, vedrai delle ali: un simbolo di volo e di speranza”.
 
Il premio Storia dell’anno, invece, è stato vinto dall’italiano Antonio Faccilongo con la sua bellissima storia dal titolo “Habibi”, ossia “amore”, con cui ha voluto raccontare le tragiche vite dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, reclusi per scontare lunghissime pene, che sono ricorsi al contrabbando per far arrivare il loro sperma alle mogli in modo da provare ad avere figli. Un vero e proprio racconto d’amore, dolore e drammaticità al tempo stesso, perché ha come sfondo uno dei conflitti contemporanei più lunghi, tragici e complicati della storia, ossia quello della guerra israelo-palestinese.

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