Italia - Treviso, 56enne trovato morto in casa: il corpo sbranato dai suoi cani

Giovanni Prati è stato trovato dopo 10 giorni nella sua abitazione: la Procura ha aperto un'inchiesta, c'è l'ipotesi di un malore. Disposta l'autopsia

Redazione 03/09/2021 09:47

I carabinieri lo hanno trovato nella sua abitazione riverso a terra, con il corpo sfigurato e in avanzato stato di decomposizione. A pochi metri dal cadavere, i cani con i quali conviveva, tre meticci e due boxer, in evidente stato di agitazione. La Procura di Treviso ha aperto un'inchiesta sulla morte di Giovanni Prati, di 56 anni, sbranato dai suoi stessi cani nel suo appartamento di via del Fante, a Vittorio Veneto. Nei prossimi giorni verrà effettuata l'autopsia per chiarire le effettive cause del decesso.
 
Le ipotesi degli inquirenti
A quanto si apprende dalle indagini, da giorni la sorella di Giovanni Prati non riusciva a mettersi in contatto con il fratello. E' stata proprio lei a dare l’allarme, preoccupata perché tutte le telefonate e i tentativi di contattarlo erano stati vani. Quindi l'intervento dei carabinieri della stazione di Vittorio Veneto e dei vigili del fuoco che hanno forzato la porta dell'abitazione del 56enne e hanno trovato davanti ai loro occhi lo scempio: il corpo dell'uomo dilaniato dai morsi dei suoi cani, quasi irriconoscibile. 
 
In base a un primo esame esterno, la vittima presentava delle ferite, alcune profonde, provocate da morsi di animali: di qui l'ipotesi, ormai quasi una certezza, che fosse stato aggredito dai 5 cani che vivevano con lui, tre meticci e due boxer di taglia medio-grande. Secondo gli inquirenti che indagano sul caso, l'uomo sarebbe stato colpito da un malore improvviso - forse un infarto - e gli animali, ormai rimasti senza cibo, si sarebbero cibati del suo corpo
 
Il retroscena
Sono stati affidati ai volontari dell’Enpa i cani del 56enne, si trovano in un buono stato di salute ma è stato necessario sedarli perché considerati dal temperamento aggressivo. Ma c'è di più: dal sopralluogo dei militari dell'Arma nell'abitazione dell'uomo, è emerso che viveva in uno stato di totale abbandono, circondato dal degrado e dalla sporcizia. Un passato difficile quello di Giovanni Prati, che aveva avuto problemi di tossicodipendenza e viveva una vita molto ritirata.

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