Tivoli in fiamme la Riserva Naturale del Monte Catillo. Il fuoco è arrivato fino alle case costringendo le forze dell’ordine a evacuare diverse famiglie, inclusi gli ospiti della storica Casa Famiglia Villaggio Don bosco.

 

Già dalle prime luci del mattino i primi roghi hanno richiesto l’intervento degli elicotteri; poi la  situazione è degenerata e le lingue di fuoco si sono propagate rapidamente richiedendo l’intervento della Protezione Civile e di due canadair. I lavori di messa in sicurezza sono andati avanti per tutto il giorno a tutta la notte, anche se le fiamme sono arrivate vicinissime al centro abitato. 

 

Chi è rimasto nelle zone limitrofe racconta di aria irrespirabile e cenere che viene giù dal cielo come neve.

 

E i Vigili del Fuoco hanno lavorato per molte ore per cercare di rallentare la propagazione delle fiamme; certo il caldo intenso e la terra secca di queste ultime settimane rendono il compito ancora più difficile ma si lavora incessantemente soprattutto per evitare che il fuoco si avvicini alle abitazioni.

 

Altro caduto eccellente di questa tragedia è il Parco di Villa Gregoriana; si cercano di evitare ulteriori danni al patrimonio ambientale ma, nonostante la situazione sia in via di normalizzazione, i danni sono comunque incalcolabili. Sono moltissimi gli ettari di terreno bruciati da Tivoli fino a Fara Sabina. Adesso sembra che i roghi siano completamente domati ma bisogna fare la conta dei danni e cercare di recuperare tutto ciò che è stato risparmiato dalle fiamme.

 

Il percorso di ricostruzione sarà lento ma ormai in Italia siamo tristemente abituati a estati del genere e con la solita determinazione che ci contraddistingue toccherà rimboccarsi le maniche e ripartire da zero. Al momento sono ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza dell’area da parte di vigili del fuoco e protezione civile; non dovrebbe esserci un ulteriore aggravamento della situazione ma ci vorrà ancora qualche ora prima di poter tirare un sospiro di sollievo.