Italia - Strage di Stresa-Mottarone: il freno d'emergenza stava segnalando la rottura della fune

Dalle prime ricostruzioni degli inquirenti il disastro della funivia Stresa-Mottarone era stato annunciato da tempo

Fonte: Pixabay

Redazione 31/05/2021 13:54

Sono molte le domande che sono al vaglio degli inquirenti riguardo la strage di Stresa-Mottarone. I rumori anomali, i continui blocchi del freno d’emergenza che hanno portato alla disattivazione del meccanismo. Tutto potrebbe ricondurre alle prime avvisaglie che preannunciavano la rottura del cavo di metallo che ha portato al disastro; ma allora perché questi segnali sarebbero stati ignorati? È questa la domanda sulla quale si indaga e su cui sono costruite tutte le nuove perizie tecniche sulla struttura e sul suo funzionamento. L’impianto era stato revisionato, ma il freno d’emergenza continuava ad azionarsi; probabilmente la fune di trazione stava compiendo dei movimenti anomali nella sua sede di fissaggio. Ma per evitare questi blocchi, l’unico provvedimento preso è stato quello di disattivare il sistema di sicurezza e non di rivedere lo stato di salute di tutto il meccanismo che, in teoria, sarebbe dovuto durare qualche altro anno. Le ricostruzioni dei tre indagati sono chiare e fanno presagire sempre più il fatto che alla base della tragedia ci sia il disinteresse e l’aver sottovalutato dei chiari segnali che, secondo gli esperti, sarebbero inequivocabili. 
Le prime ricostruzioni degli inquirenti
E a oltre una settimana dalla tragedia quello che resta sono solo tanti interrogativi e tanta rabbia. Chi ha sbagliato deve pagare, dicono i parenti delle vittime; eppure questo errore molto più di altri poteva essere evitato “semplicemente” non prendendo alla leggere i segnali lanciati dalla struttura. Eppure così non è stato. La stagione turistica partita in ritardo a causa del Covid; le prenotazioni continue che aumentavano di giorno in giorno e poi la tragedia che ha spezzato 14 vite.
 
Dalle dichiarazioni degli imputati emergono particolari interessanti: “il freno scattava spesso fermando la cabina e costringendo l’operatore a raggiungerla ogni volta per sbloccarla. […] Il problema era relativo alla pompa della centralina del freno, che andava sostituita. In pratica un malfunzionamento determinava che il freno rimanesse chiuso bloccando la cabina". Sembra che l’intervento principale abbia riguardato la centralina del freno. Le ricostruzioni dicono sia stata sostituita ma, probabilmente, il diretto responsabile avrebbe risolto la cosa a modo suo, disattivando il freno d’emergenza. Il resto poi è storia.
Sono queste le nuove inquietanti verità che emergono dalle prime fasi dell’indagine che, si spera, porterà in tempi brevi a una punizione esemplare per tutte le persone coinvolte nell’incidente. 
 
Le indagini, ovviamente, sono ancora in corso e solo al termine di queste si potrà scoprire di più su questa tragedia e sul motivo che può aver portato queste persone a ignorare dei segnali così chiari a beneficio di qualche biglietto in più ma di 14 vite in meno.
 

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