Italia - Strage di Erba, ammessa la revisione del processo per Rosa e Olindo

La decisione della Corte d'Appello di Brescia sul processo per la strage di Erba che ha condannato all'ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi

Fonte: Instagram - Autore: redazioneiene

Redazione 09/01/2024 17:19

La Corte d'Appello di Brescia ha emesso un decreto di citazione a giudizio nei confronti di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la prima udienza del processo di revisione sulla strage di Erba. I due coniugi erano stati precedentemente condannati all'ergastolo nel primo processo. L'udienza è fissata per il primo marzo e, durante questa, i giudici valuteranno se accettare le nuove prove proposte dagli avvocati e procedere con la revisione del processo.
  Strage di Erba, al via la revisione del processo
La Corte ha citato anche le parti civili e il procuratore generale di Milano, rappresentato dal sostituto pg Cuno Tarfusser. La discussione potrebbe portare a diverse conclusioni, tra cui l'assoluzione o la condanna di Romano e Bazzi, oppure la dichiarazione di inammissibilità dell'istanza di revisione. Nel processo originale, conclusosi con la condanna definitiva per la strage di Erba dell'11 dicembre 2006, quattro persone persero la vita e una rimase gravemente ferita. Romano e Bazzi sono stati incarcerati dal 2007. Gli avvocati dei coniugi hanno depositato l'istanza di revisione lo scorso ottobre, affermando di possedere nuovi elementi che potrebbero portare al proscioglimento della coppia. L'istanza di revisione è stata presentata seguendo una richiesta simile avanzata dal sostituto pg di Milano, Cuno Tarfusser.
  Strage di Erba, i nuovi elementi del processo
Gli avvocati hanno allegato sette consulenze, audio e video, affrontando argomenti come le modalità della morte di Valeria Cherubini, che sarebbero "incompatibili" con la colpevolezza dei coniugi. Si è anche sottolineata la testimonianza di Mario Frigerio, marito di Cherubini e unico sopravvissuto alla strage che, secondo i legali, in dibattimento avrebbe riconosciuto Olindo in aula, ma che, attraverso intercettazioni ambientali, avrebbe fornito una versione contraddittoria. Altri elementi presentati includono uno studio sull'energia elettrica nella casa dell'eccidio e la testimonianza di Abdi Kais, residente nell'abitazione di Erba, mai sentito dagli inquirenti e successivamente arrestato per spaccio nella zona della strage. La richiesta di revisione supera le 150 pagine, presentando una serie di argomentazioni e nuove prove che saranno valutate durante l'udienza fissata per marzo.

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