Italia - Sparatoria durante una comunione, rischia la paralisi il carabiniere ferito

Sebastiano Giovanni Grasso, di 43 anni, tentava di sedare una rissa all'esterno della chiesa Santa Maria Ammalati di Acireale, nel Catanese: arrestato un 69enne

Redazione 06/09/2021 09:46

Rischia la paralisi il vicebrigadiere dei carabinieri, Sebastiano Giovanni Grasso, di 43 anni, rimasto gravemente ferito nella serata di ieri mentre cercava di sedare una rissa nei pressi della chiesa Santa Maria Ammalati di Acireale, nel Catanese. Il militare è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico nella notte all'ospedale Cannizzaro di Catania. A prendersi cura delle sue condizioni, l'equipe del dottor Salvatore Cicero dell'Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia.
 
Arrestato un uomo di 69 anni
E' stato tratto in arresto e dovrà rispondere di tentato omicidio l'uomo, di 69 anni, che all'esterno della chiesa Santa Maria Ammalati ha estratto la pistola ferendo il vicebrigadiere in borghese. A quanto si apprende, Sebastiano Giovanni Grasso era libero dal servizio quando al termine di una cerimonia di comunione è intervenuto per placare una rissa in cui erano coinvolte circa 10 persone. Il vicebrigadiere era presente in chiesa per la comunione del figlio, ma nel tentare di mettere pace tra i litiganti è stato colpito da un proiettile al collo. Il 69enne, disarmato immediatamente dai militari dell'Arma, è stato poi arrestato. 
 
Le reazioni
Sul grave episodio è intervenuto il Vescovo, Mons. Nino Raspanti che ha espresso "vicinanza al carabiniere ferito durante la sparatoria, augurando una pronta e celere guarigione, e a tutta la Comunità Parrocchiale così fortemente provata dall’insano gesto". Il colonnello Rino Coppola, Comandante provinciale dei Carabinieri di Catania, ha così commentato l'accaduto: "Il vicebrigadiere era libero dal servizio e ha fatto il suo dovere, è intervenuto in ausilio degli altri colleghi che stavano cercando di sedare la rissa, purtroppo è stato attinto da un colpo di pistola - le parole del colonnello - Ci auguriamo che la situazione sanitaria del collega possa migliorare, il proiettile ha danneggiato il canale midollare. L'intervento chirurgico è riuscito ma adesso bisogna attendere il post operatorio e valutare successivamente la gravita delle lesioni midollari. Noi - ha evidenziato - siamo vicini al collega e alla sua famiglia, ai tre figli, stiamo cercando di fornire il necessario supporto". 

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