Italia - Rogo in una fabbrica nel Casertano, la Terra dei fuochi continua a bruciare

L'incendio è divampato presso un'azienda di Teverola: aperta un'inchiesta, si segue la pista dolosa. I cittadini lanciano l'iniziativa "We can't breathe"

Fonte: Facebook

Redazione 17/09/2021 09:43

Brucia ancora la Terra dei fuochi. Sono durate per ore ieri le operazioni di spegnimento dei vigili del fuoco del vasto incendio divampato presso un'azienda di confezionamento per auto nella zona industriale tra Teverola e Carinaro, in provincia di Caserta. Una coltre di fumo visibile anche dai comuni adiacenti, cittadini costretti a chiudere le finestre per l'aria irrespirabile e fiamme altissime che hanno coinvolto il deposito della fabbrica - la C.R. PLAST SRL - dove si conservava per lo più plastica: circa 3mila metri quadrati della struttura sono stati devastati dall'incendio. 
 
L'allarme
A lanciare l'allarme sono stati alcuni operai presenti all'interno della azienda che hanno chiamato il 115. Le operazioni di spegnimento sono state coordinate dai vigili del Comando di Caserta e dal distaccamento di Aversa e Marcianise: è stato necessario l'intervento di due autobotti per domare le fiamme, una autoscala, carri autoprotettori, un carro schiuma e una chilolitrica da 2mila litri d'acqua.
 
Aperta un'inchiesta
In queste ore sono state avviate le indagini dai carabinieri della compagnia di Aversa per appurare le cause dell'incendio: nel mirino degli inquirenti ci sarebbe la pista dolosa visto che la zona rientra nella cosiddetta Terra dei fuochi, da anni devastata dai roghi dei rifiuti tossici. Subito dopo il disastro l'Arpac ha avviato un monitoraggio per misurare le concentrazioni nell'atmosfera di diossine e furani. Se la situazione lo richiedesse l’Agenzia posizionerà anche un laboratorio mobile a supporto del monitoraggio della qualità dell’aria nell'area interessata dal rogo.
 
I cittadini della Terra dei fuochi: "Qui non è mai cambiato niente"
Proprio nei giorni scorsi i cittadini della Terra dei Fuochi hanno inviato petizioni online ai ministeri e denunce in Procura. Non solo. Gli abitanti delle aree coinvolte nel business dei rifiuti tossici hanno lanciato un'iniziativa: "We can't breathe – Nun putimme riciatà" è stata organizzata dall'associazione Gioventù Bruciata per denunciare ancora una volta la presenza delle nubi di fumo nero, dei miasmi maleodoranti nell'area a Nord di Napoli e a sud di Caserta. L'iniziativa vuole essere "un modo per non doversi più chiudere in casa la sera o la mattina a causa della puzza insopportabile – spiega l'associazione – e di non sentirsi soli in questa battaglia. Abbiamo fatto tante esperienze e tante sono andate nel dimenticatoio. Siamo disperati - continuano gli organizzatori - e vogliamo risolvere il problema una volta per tutte".

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