Italia - Presunto stupro di gruppo, ai domiciliari il calciatore del Genoa Manolo Portanova

Siena, il centrocampista e altri tre sono stati denunciati da una 21enne: lunedì l'interrogatorio, gli investigatori a caccia dei filmati girati alla festa

Fonte: Instagram

Redazione 11/06/2021 11:37

Per il presunto stupro di gruppo avvenuto a Siena ai danni di una studentessa di 21 anni, è agli arresti domiciliari Manolo Portanova, centrocampista del Genoa e figlio di Daniele Portanova, ex difensore di Napoli, Bologna, Messina. Il calciatore è considerato un giovane talento e solo pochi giorni fa aveva ricevuto la convocazione a Coverciano nella partita degli Under 20 che precede gli Europei. E intanto, investigatori e avvocati difensori sono alla ricerca di filmati girati la sera della festa al termine della quale si sarebbe consumata la violenza, per avere ulteriori elementi di prova. 
 
La denuncia e le accuse
La violenza sessuale si sarebbe consumata la settimana scorsa dopo una festa tra ragazzi nella città del Palio. E’ stata la stessa 21enne a denunciare l’episodio alla Procura di Siena che sta individuando i presunti responsabili. Oltre a Portanova, al momento ai domiciliari si trovano anche due ventenni, di cui due sono fratelli. Un altro è un 17enne che, in quanto minorenne, è stato denunciato alla Procura del Tribunale dei minori di Firenze. 
 
Lunedì l’interrogatorio al calciatore
Sarà interrogato lunedì dagli inquirenti Manolo Portanova, come gli altri due giovani agli arresti. La Procura di Siena ha disposto il sequestro del cellulare del centrocampista e degli altri indagati per accertare i fatti. Stesse verifiche sono state disposte anche sullo smartphone della 21enne. Ieri due degli indagati tramite i loro legali si sono avvalsi della facoltà di non rispondere respingendo le accuse di stupro. 
 
“Nessuno ha confermato violenze sessuali - le parole dell’avvocato Duccio Panti, che difende i giovani accusati - Sembra ci siano filmati di quella sera e se ci sono li vedremo e li valuteremo. Poi faremo le nostre indagini. Ci sono tantissime persone presenti quella sera che non sono state ancora ascoltate”.
 
Intanto è stata respinta la richiesta dei legali di revocare i domiciliari a due dei loro assistiti mentre la squadra mobile di Siena ha già contattato delle “persone informate sui fatti” che saranno ascoltate dalla magistratura. 

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