Italia - Omicidio Sarah Scazzi, zio Michele esce dal carcere

L'uomo è tornato in libertà dopo aver scontato la condanna per l'occultamento del cadavere della nipote

Fonte: Facebook - Autore: tanfuk

Redazione 12/02/2024 10:35

Michele Misseri, l'uomo che si è autoaccusato dell'omicidio della nipote quindicenne Sarah Scazzi, è tornato in libertà dopo aver trascorso otto anni dietro le sbarre, di cui più di uno condonato, per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove. L'uscita dal carcere di Borgo San Nicola a Lecce è avvenuta alle 7:17 di domenica mattina, ma per ora Misseri non è ancora tornato nella villetta di Avetrana dove avvenne il delitto, per il quale sua moglie, Cosima Serrano, e la figlia Sabrina stanno scontando l'ergastolo a Taranto.
 
Michele Misseri torna libero
Lo sguardo fisso nel vuoto, Misseri è stato visto a bordo di una Panda, seduto sul sedile del passeggero, mentre il cancello elettronico del carcere si apriva per lasciarlo libero. La sua auto ha dovuto attraversare la folla di giornalisti e curiosi che lo attendevano all'esterno, ma l'uomo non ha avuto alcuna reazione nei confronti dei presenti. Per coloro che lo aspettavano davanti alla casa dove avvenne il delitto, la delusione è stata palpabile. Il Comune ha transennato la strada per evitare che la zona si riempisse nuovamente di curiosi, come accadde tredici anni fa dopo la tragica morte di Sarah.
 
Misseri ha affidato un messaggio all'avvocato di fiducia, Luca La Tanza, esprimendo il suo stato d'animo contrastante: "Mi sentivo più libero dentro, fuori mi sento invece incarcerato". Secondo La Tanza, l'uomo fisicamente sta bene, ma è profondamente provato a livello psicologico. Misseri, che compirà 70 anni il prossimo 22 marzo, ha manifestato la volontà di trascorrere alcuni giorni in solitudine, senza rivelare nemmeno al suo avvocato il luogo in cui si trova. Il caso di Sarah Scazzi ha scosso l'opinione pubblica italiana nel 2010, quando la ragazza sparì senza lasciare traccia. Il corpo di Sarah fu ritrovato parzialmente bruciato il 6 ottobre dello stesso anno, nel pozzo di famiglia. Michele Misseri ha confessato lo strangolamento della nipote, ma ha continuato a cambiare versione nei confronti degli investigatori, accusando a volte la moglie e la figlia e altre volte autoaccusandosi. Nonostante le sue confessioni contrastanti, i giudici hanno condannato Cosima e Sabrina Serrano all'ergastolo.
 
Il futuro di Michele Misseri ad Avetrana
Non tutti credono alla versione di Misseri, come il suo amico d'infanzia Vincenzo Romano, che ha dichiarato di essere convinto dell'innocenza dell'uomo. Romano ha raccontato che Misseri ha mantenuto i contatti con lui durante la detenzione, ma non ha mai menzionato la sua famiglia. Ora Misseri è libero di tornare alla sua vita, ma la ferita causata da questo tragico evento rimane aperta per molte persone che non dimenticheranno mai la perdita di Sarah Scazzi e le conseguenze devastanti che ha avuto sulla sua famiglia e sulla comunità locale di Avetrana.

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