Italia - Non passa con l'arancione: massacrato il consigliere dell’API

Il terrificante episodio che ha coinvolto Marco Nebiolo a Torino

Fonte: Canva

Redazione 30/11/2023 19:17

Una giornata di lavoro si è trasformato in un incubo per Marco Nebiolo, agente immobiliare di 47 anni e membro del collegio edile dell’Api di Torino. Un normale tamponamento, verificatosi venerdì 24 novembre, è infatti sfociato in un violento assalto dopo che Nebiolo, rispettando il semaforo arancione, si è fermato invece di proseguire.
  La dinamica dell’aggressione contro Nebiolo
Il tamponamento è avvenuto al semaforo di Corso Unità d’Italia, quando una Citroen Xsara ha urtato l'auto di Nebiolo. La situazione è precipitata quando tre persone sono scese dall'altro veicolo, iniziando a insultare l'agente immobiliare, accusandolo di essere colpevole per essersi fermato invece di proseguire. La tensione è salita a tal punto che, una volta sceso dalla sua auto per discutere della situazione, Nebiolo è stato brutalmente aggredito. Dopo alcuni colpi è caduto, sbattendo la testa sull’asfalto. La moglie della vittima ha raccontato ai microfoni de La Stampa l’ultimo messaggio ricevuto dal marito prima dell’aggressione: “Alle 12.53 mio marito mi ha mandato un messaggio Whatsapp scrivendo che aveva tamponato e che lo volevano menare”. Dopo questo aggiornamento la donna non ha più ricevuto notizie dal marito, scoprendo solo dalla telefonata del 112 che era stato trasportato d'urgenza al Centro traumatologico ortopedico a sud di Torino.
  Le condizioni di Marco Nebiolo
Al momento Marco Nebiolo è ancora ricoverato nel reparto di Neurochirurgia del Cto di Torino in prognosi riservata a causa di un trauma cranico. Nel frattempo i vigili urbani della sezione di San Salvario stanno lavorando per identificare il guidatore e la proprietaria della Citroen Xsara, nella speranza di ricostruire le dinamiche precise dell'aggressione. L'incidente serve da triste promemoria sulla fragilità delle situazioni quotidiane e sulla necessità di affrontare le controversie in modo civile e non violento. Sembrano infatti essere in continuo aumento gli episodi di gravi violenze dopo liti apparentemente banali.

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