Italia - Incidente tra ambulanza e bus di bambini: quattro morti

Il tragico scontro tra le due vetture in una galleria

Fonte: Instagram - Autore: crocerossaitaliana

Redazione 28/12/2023 11:17

Una tragedia ha colpito la galleria Ca' Gulino lungo la SS73 bis, con uno scontro frontale che ha causato quattro morti e sette feriti. Nello scontro sono rimasti coinvolti un'ambulanza dell'AST1 di Pesaro e un autobus con a bordo ragazzi in gita, un parroco, e alcuni seminaristi.
  Incidente in galleria, il bilancio
L'ambulanza, partita da Fossombrone, è andata a fuoco dopo l'urto, presumibilmente a causa dell'esplosione delle bombole d'ossigeno trasportate. Le vittime comprendono l'equipaggio dell'ambulanza (un medico, un'infermiera, e l'autista) e un paziente ottantenne diretto all'ospedale di Urbino. Tra i sette feriti, quattro sono stati trasportati all'ospedale di Pesaro e tre a quello di Urbino, con ferite lievi e in corso di dimissione. L'autista dell'autobus è sotto choc e l'esatta dinamica dell'incidente è ancora oggetto di indagine da parte della polizia stradale. L'autobus trasportava una trentina di ragazzi in gita organizzata dalle parrocchie della zona, con il parroco e quattro seminaristi come accompagnatori. La Diocesi di San Benedetto-Ripatransone-Montalto Marche ha espresso le condoglianze, sottolineando il dolore che coinvolge l'intero sistema sanitario locale. Le vittime, tra cui un medico albanese, un'infermiera di Acqualagna, l'autista soccorritore di Fossombrone, e il paziente trasportato, sono state ricordate come eroi silenziosi che hanno dedicato la loro vita alla comunità e ai pazienti. L'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini ha sottolineato il coraggio e l'altruismo del personale sanitario, definendoli "eroi silenziosi e quotidiani".
  L'appello della politica
La tragedia ha sollevato anche la questione della sicurezza sul lavoro, con il sindacato Uil Fpl Pesaro Urbino evidenziando la necessità di garantire maggiori misure di sicurezza. La segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli, ha sottolineato la drammaticità degli incidenti sul lavoro, invitando a affrontare la questione con una logica di prevenzione anziché solo con il cordoglio successivo: "Tra i diritti c'è anche quello di poter tornare a casa dal lavoro sani e salvi. Le cause ovviamente sono tutte da accertare, ma la conta dei feriti e dei morti in Italia e nelle Marche, oltre 14mila infortuni di cui 21 mortali nei primi 10 mesi dell'anno, è drammatica. Una piaga sociale che non viene mai affrontata con la logica della prevenzione ma sempre con il cordoglio del giorno dopo".

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