Nel cuore della provincia di Caserta, la cittadina di Mondragone è stata sconvolta da una tragica scoperta: il corpo senza vita di Concetta Infante, 77 anni, è stato ritrovato ieri nel suo appartamento, in uno stato avanzato di decomposizione. La macabra scoperta ha avuto luogo nella camera da letto, nel baule della sua abitazione ubicata in via Razzino, all'interno del complesso residenziale noto come Palazzi Cirio.

La figlia della vittima è stata la prima a fare la drammatica scoperta e, in preda allo choc, ha immediatamente allertato i soccorsi, i quali sono giunti sul posto insieme ai carabinieri. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha immediatamente disposto l'autopsia sul corpo e aperto un'inchiesta, al fine di gettare luce su questa morte enigmatica e avvolta nel mistero. Concetta Infante condivideva la sua abitazione con una delle sue figlie e, secondo quanto riferito da fonti locali, la data del decesso potrebbe risalire a almeno un mese fa. Gli investigatori, nel tentativo di ricostruire gli ultimi momenti della vita della donna, hanno proceduto al sequestro dell'appartamento e stanno cercando di risolvere diversi interrogativi che avvolgono questo tragico evento.

Tra le incertezze ancora da chiarire vi sono le circostanze esatte della morte: se questa sia avvenuta nell'abitazione o in un luogo diverso e le cause del decesso stesso, che potrebbero essere di natura naturale o indicare un possibile omicidio. Un particolare che alimenta l'inquietudine è la presenza di nastro adesivo sul baule che conteneva il corpo, un elemento che potrebbe rivelarsi cruciale per gli sviluppi delle indagini. Gli inquirenti hanno già avviato gli interrogatori con alcuni familiari di Concetta Infante, ma molte domande restano ancora senza risposta. La comunità di Mondragone è in attesa che emergano dettagli che possano gettare luce su questo dramma, mentre le indagini proseguono con determinazione nella speranza di svelare la verità dietro alla morte della donna.