Italia - Dirigente MIUR tenta il suicidio, era indagata

Giovanna Boda, dirigente del Miur, ha tentato il suicidio dopo essere stata accusata di corruzioni. Operata nella notte è in gravissime condizioni.

Redazione 15/04/2021 12:43

Giovanna Boda, dirigente del MIUR, ha tentato il suicidio dopo aver saputo di essere stata indagata per corruzione. Dalle prime ricostruzioni degli inquirenti la donna avrebbe ricevuto 679 mila euro per “l’esercizio delle sue funzioni e/o dei suoi poteri”. Due giorni fa le perquisizioni nella sua casa in centro a Roma e nel suo ufficio al Ministero dell’Istruzione su viale Trastevere, il posto dove la donna ha passato gli ultimi vent’anni e dove ha portato avanti la sua carriera fino al ruolo di capo del Dipartimento per le Risorse Umane, finanziarie e strumentali.
 
Ieri dopo un incontro con il suo avvocato la donna si sarebbe lanciata nel vuoto dal secondo piano di un palazzo di Piazza della Libertà; al momento sarebbe ricoverata in gravissime condizioni al Policlinico Gemelli e avrebbe subito una delicata operazione nella notte. Le accuse nei suoi confronti parlano di corruzione, ancora niente di certo, ma la vita privata e lavorativa della donna sono al vaglio delle autorità competenti.
Stando alle prime informazioni la donna avrebbe ricevuto oltre 600 mila euro da Federico Bianchi, legale dell’Istituto di Ortofonologia e socio e amministratore della Com.E Comunicazione & Editoria oltre che editore dell’agenzia di stampa Dire. Questi soldi, stando sempre alle prime ricostruzioni, sarebbero serviti per ottenere degli appalti dal Ministero per un valore di oltre 500 mila euro. 
 
Giovanna Boda, una vita al servizio della scuola
Giovanna Boda, 47 anni, una vita a lavoro per il MIUR. Laureata in Psicologia alla Sapienza si è spostata poi a Padova per conseguire un dottorato di ricerca. Sposata con Francesco Testa, procuratore a Chieti. Nella sua vita lavorativa si è dedicata anche all’organizzazione delle Giornate della Legalità e della nave che ogni anno porta gli studenti a commemorare Falcone e Borsellino. Nel 2014 per questo suo impegno è stata nominata Commendatore della Repubblica Italiana. Tra gli altri meriti della donna anche le scuole allestite in prima persona in Abruzzo e ad Amatrice subito dopo il terremoto, per garantire agli studenti di poter studiare in sicurezza. Molto attiva anche su temi come la disabilità e l’inclusione, occupandosi anche qui in prima persona del supporto scolastico per i bambini malati.
 
Intanto colleghi, amici e famigliari non hanno rilasciato notizie al riguardo, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si è detto profondamente addolorato per l’accaduto, esprimendo tutta la sua vicinanza alla donna e alla sua famiglia.

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