Italia - Cresce il numero dei femminicidi in Italia, altre due donne uccise

Sono 47 le donne uccise dall'inizio del 2021, la piaga dei femminicidi continua a dilagare in Italia

Redazione 14/09/2021 11:43

Continua tristemente ad aumentare la già lunghissima lista di femminicidi nel nostro paese. Nelle scorse ore sono stati ben due: uno in Lombardia e uno in Calabria.
 
Agnosine, in Valsabbia, in provincia di Brescia; Giuseppina Di Luca è stata uccisa dall’ex marito Paolo Vecchia; la donna madre di due figli si era trasferita nel paese dopo la separazione dall’uomo avvenuta appena un mese fa. Dalle prime ricostruzioni sembra che l’uomo abbia raggiunto l’ex moglie in casa e l’abbia colpita almeno dieci volte con un coltello sulle scale della palazzina dove abitava. Dopo qualche ora l’uomo si è costituito ai Carabinieri della stazione locale.
 
In Calabria, invece, Sonia Lattari è stata uccisa dal marito Giuseppe Servidio, dopo una lite furiosa. L’uomo avrebbe estratto un coltello e colpito ripetutamente la donna.  Dopo qualche ora l’omicida è stato fermato dai Carabinieri e portato in carcere.
 
Le due comunità sono attonite e hanno preferito non commentare l’accaduto; quello che resta adesso è solo un grande senso di smarrimento e un vuoto assordante a cui nessuno potrà mai abituarsi.
I femminicidi in Italia, una piaga in crescita
Continua implacabile l’ondata di femminicidi che sta colpendo il nostro paese. Quasi ogni giorno una donna viene uccisa da un uomo, quasi sempre ex marito o ex fidanzato, che in un gesto estremo commette l’irreparabile. 
 
Quasi ogni giorno i media e le autorità denunciano la grave situazione eppure fatti del genere continuano ad accadere spesso sotto gli occhi di tutti.
Occorre ripensare anzitutto a una cultura che sia meno maschilista e meno legata alla violenza; poi servirebbero pene più severe e una legislazione ad hoc studiata anzitutto per prevenire ulteriori casi di omicidi e poi per punire più seriamente chi si macchia di questo reato.
 
Sono quasi 50 le donne uccise nel 2021, un numero che probabilmente è destinato a crescere se non si cercherà di arginare il fenomeno con fermezza e con tutte le armi in possesso di uno Stato Civile. 

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