Italia - Cile, uccisa la "narco-influencer" in pieno giorno

La 24enne Sabrina Durán Montero ha perso la vita in una sparatoria

Fonte: Instagram - Autore: carabchile

Redazione 27/10/2023 10:44

Sabrina Durán Montero, 24enne cilena famosa su Tik Tok come la "regina dei narcotici", è stata uccisa in pieno giorno in una via del quartiere Padre Hurtado, alla periferia di Santiago. La donna era uscita da un mese di prigione ed era in libertà vigilata.
  La dinamica dell'omicidio
Grazie alla testimonianza di alcune persone sul posto, la polizia è stata in grado di ricostruire subito la dinamica dell'omicidio. Sembra trattarsi infatti di una vera e propria esecuzione, forse per un regolamento di conti tra bande. Montero, mentre si trovava sul ciglio della strada, è stata raggiunta da otto colpi di pistola da due uomini incapucciati, fuggiti poi all'interno di un'auto. Inutili i soccorsi che hanno trasportato d'urgenza la 24enne all'ospedale di Santa Rosa de Chena, dove è stata dichiarata morta pochi minuti dopo. Montero era soprannominata "La Ina" o la "regina dei narcotici". Arrestata nel 2022, la polizia aveva trovato all'interno della sua abitazione quasi 10mila dollari ed ogni genere di droga. Nella sua fedina penale erano già presenti diversi precedenti per traffico di stupefacenti, ricettazione e furto. Sui social si era però riuscita a guadagnare grande seguito, continuando a postare anche all'interno del carcere.
  I sospetti per l'omicidio
Al momento, l'ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un regolamento di conti tra bande rivali che si contendono le piazze per lo spaccio. Montero aveva infatti una relazione con Antonella Marchant, leader del pericoloso clan Los Marchant. Quest'ultima, arrestata nel 2021, è stata condannata a 15 anni di carcere. Da segnalare inoltre il paradossale continuo aumento dei follower sul profilo Tik Tok di Montero dal momento della sua morte. Si parla infatti di oltre 430.000 follower, con i video che hanno raggiunto ben 10 milioni di visualizzazioni. Il presidente cileno Gabriel Boric ha intanto proibito la celebrazione dei cosiddetti "narcofunerali", che generano spesso problemi di ordine pubblico.

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