Italia - Bronte, ennesimo femminicidio: uccide l'ex moglie il giorno della firma per il divorzio

Brutalità e violenza e inaudita ai danni di una donna di 46 anni dall'ex marito, nel giorno della firma della separazione consensuale

Fonte: Pixabay

Redazione 09/09/2021 09:50

Bronte, in provincia di Catania, Ada Rotini di 46 anni e un lavoro come badante è stata uccisa da Filippo Asero, 47 anni da cui la donna si stava separando.
Proprio oggi ci sarebbe stata la firma per la separazione consensuale dopo appena qualche mese di matrimonio. La donna era tornata a casa del marito per prendere alcuni oggetti ma l’uomo non le avrebbe dato nemmeno il tempo di scendere all’auto e dopo averla afferrata per i capelli le avrebbe tagliato la gola con una coltellata. Dopo averla uccisa, l’uomo avrebbe continuato a colpire il cadavere dell’ex moglie con diverse coltellate prima di tentare il suicidio pugnalandosi a sua volta nel petto.
 
A quanto pare però Asero non sarebbe morto e sarebbe stato trasferito all’ospedale di Catania; al momento non ci sono indicazioni riguardo le sue condizioni di salute.
 
Nella foga del momento l’assassino avrebbe colpito con un fendente anche il 91enne che l’ex moglie assisteva, procurandogli un taglio nel braccio di lieve entità. L’anziano sarà ascoltato dalle Forze dell’Ordine come testimone principale, dato che si trovava nell’auto della donna al momento dell’inaudita violenza.
Filippo Asero e i problemi con la giustizia
Come già detto Ada Rotini e Filippo Asero avrebbero dovuto firmare le carte per la separazione consensuale proprio questa mattina. Purtroppo però la ferocia e la violenza dell’uomo hanno avuto il sopravvento e la 46enne non è riuscita a difendersi.
 
Dalle prime ricostruzioni sembra che Filippo Asero non fosse nuovo a guai giudiziani. Già nel 2001 è stato arrestato con l’accusa di essere il killer che ha ucciso Sergio Gardani, ritenuto uno dei fedelissimi di Ciccio Montagno Bozzone, boss mafioso collegato alla cosca dei Mazzei di Catania.
 
Poi una serie di vicende e un soprannome che identifica la famiglia di Asero portarono l’uomo a trascorrere 4 anni in carcere; successivamente però la testimonianza di una persona presente al momento dell'assassinio e queste prove legate solo al soprannome portarono all’assoluzione dell’uomo che torno a Bronte.
 
Poche ore fa l’omicidio dell’ex moglie uccisa con una ferocia inaudita. Adesso non appena le sue condizioni miglioreranno Asero verrà interrogato dalle Forze dell’Ordine e portato in carcere.
 

Notizie interessanti:

Vedi altro