Italia - Venezia, lo stop del Governo alle grandi navi nella laguna

Decreto Grandi navi, dal 1 agosto 2021 niente più imbarcazioni oltre le 25mila tonnellate tra i canali di Venezia

Fonte: Pixabay

Redazione 14/07/2021 09:46

Decreto Grandi Navi, un passaggio fondamentale per la tutela di Venezia e della sua Laguna che si occuperà anche di designare punti d’attracco futuri e della gestione di tutte le attività al riguardo.
 
L’approvazione di questo decreto segna davvero una svolta sulla questione delle navi da crociera all’interno di Venezia; un momento storico per il paese che, finalmente, dopo anni di lotta è riuscito a vietare il passaggio di queste monumentali imbarcazioni davanti San Marco e il canale della Giudecca. Ovviamente sono arrivati pareri più che positivi dalla città, dalle sue autorità e da tutti gli esponenti del Governo, consapevoli di aver fatto la scelta più saggia per la sicurezza e la preservazione di Venezia e dei suoi abitanti.
Venezia, la fine dell’incubo delle grandi navi
Questo decreto legge blocca il passaggio delle Grandi navi dal primo agosto e prevede dei risarcimenti per tutte le persone che verranno “danneggiate dal divieto”. Inoltre si sta lavorando anche per dei fondi per la costruzione di approdi provvisori a Marghera e nuovi punto d’attracco nella laguna, ovviamente a debita distanza dalla città.
 
Un percorso travagliato quello del Decreto Grandi navi che arriva dopo anni di lotte e dopo le prescrizioni dell’Unesco per vietare il passaggio di imbarcazioni oltre le 25mila tonnellate nelle principali vie urbane della città. Un atto di civiltà più che dovuto che finalmente fa tirare un sospiro di sollievo a tutti gli abitanti della laguna, stanchi di veder passare dentro la città le enormi navi da crociera. Una barbarie che andava avanti da decenni e che, nel tempo, ha portato anche a diversi incidenti di gravità diversa ma comunque inammissibili dentro un contesto importante come quello di Venezia, che ogni anno attira milioni di turisti.
 
Fondamentali per il decreto anche gli investimenti per 157 milioni per i nuovi approdi temporanei che hanno dato un’ulteriore scossa alla realizzazione di un’alternativa virtuosa in grado di tutelare le bellezze artistiche, culturali e ambientali di Venezia che, è bene ricordarlo, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

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